Sara Lazzaro: “Ilse ha sacrificato la sua vita per la famiglia”
L'attrice: "Anche io ho vissuto dei dolori nella mia vita".
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Sara Lazzaro, nota per il suo ruolo di Agnese nella serie Doc – Nelle tue mani, è tornata in televisione con il film TV La bambina con la valigia, disponibile su Rai Play. Il film ripercorre la storia vera di Eugenia Haffner, esule giuliana. L’attrice interpreta Ilse e in un’intervista con Super Guida TV, ha parlato del suo ruolo: “Ilse è la zia di Eugenia Haffner, esule da Pola. Tra loro nasce un legame speciale in quanto nel corso della storia scopriamo che il ruolo che avrà Ilse sarà più importante, forse più di quanto lei potesse immaginare. Diventa una figura di riferimento per Eugenia, una seconda madre. Ilse è una donna molto forte però silenziosa a differenza di Ersilia, la madre di Eugenia che è molto più passionale e impulsiva. Ilse ha sacrificato la sua vita per la famiglia e io nell’interpretarla mi sono commossa”.
Il dolore ci insegna
Anche questo nuovo personaggio, come Agnese in Doc – Nelle tue mani, si troverà a fare i conti con la malattia e l’attrice spiega: “Spesso interpreto donne che portano un peso, sia che si tratti di un lutto o di una malattia. Il dolore è tra le cose che ci insegna di più, credo che abbia un posto importante nella crescita di ogni individuo. Anche io ho vissuto dei dolori nella mia vita, lutti improvvisi che all’inizio sono stati difficili da gestire. Interpretando questi personaggi ho capito quanto sia importante stare bene e ho maturato anche maggiore empatia nei confronti delle persone che stanno affrontando delle sofferenze”.
Un punto di svolta
Sara Lazzaro ha rivelato che le riprese per la nuova stagione di Doc inizieranno a breve: “Per me c’è un prima e un dopo Agnese. Per la mia carriera questo personaggio ha segnato un punto di svolta. Agnese è arrivata in un momento in cui facevo già l’attrice da 10 anni. È chiaro che mi ha regalato la popolarità. Ho avuto un debutto in pandemia e mi ricordo che da un giorno all’altro il mio nome era ovunque. Agnese è cresciuta con me, l’ho presa per mano nel 2019. Mi ha fatto scoprire la bellezza della contraddizione che in verità abbiamo tutti, che lei vive in modo drammatico nella sua storia e mi ha insegnato ad essere forti e vulnerabili allo stesso tempo”.