Francesca Pascale durante l’intervista con Nina Palmieri a Le Iene ha parlato apertamente della sua sessualità e del suo coming out. Si è sposata con Paola Turci nel 2022 e la loro relazione è finita nel luglio 2024: “Tutte le donne con cui io sono stata si dichiaravano etero. Mi corteggiano tante donne, eterosessuali. Io ho avuto solo donne eterosessuali. A me piacciono le etero. Chi ha un’immagine stereotipata della lesbica, quindi mascolina, a me non piace. Non sono appassionata alle donne ‘maschie’”. Oggi Francesca è single: “E’ una cosa nuova per me stare da sola, è bellissimo. Faccio una vita monacale”.
Il coming out
Durante l’intervista ha ricordato anche il suo grande amore per Silvio Berlusconi: “Piango a volte più per lui che per mia madre e mia madre era la luce dei miei occhi. A me piacciono le persone più grandi d’età, almeno con 20 anni di scarto in più. Io avevo 19 anni e lei ne aveva 60. Mi manca da morire, da morire, tutti i giorni. Mi manca proprio il mio migliore amico soprattutto. Nessuno potrà mai darmi un consiglio migliore rispetto a quello che mi dava lui. Non ho avuto modo di salutarlo. Questa è stata una cosa orribile. E non mi è stata fatta dalla famiglia. Quando insinuano la figlia, la famiglia, non è vero. Questa è la cosa più dolorosa della mia vita”.
Parla della sua sessualità, che “non è stata facile. Però era già stato sdoganato dalle mie sorelle tutto quello che apparteneva alle conseguenze della libertà individuale. Io non ho avuto tutti questi problemi per dire ‘a me piacciono anche le donne’. L’ho capito da quando avevo 6 anni. Avevo 16 anni. Mia madre mi stupiva sempre perché notavo l’intelligenza raffinatissima in lei, con zero cultura, però in qualche modo non mi ha mai giudicato. Si spaventava, certo, si spaventava della reazione della società, si spaventava del mio futuro. ‘Mia figlia, insomma, che farà?’. Il coming out più duro con mia madre è stato quando ho conosciuto il Presidente. Mia madre disse: ‘E’ un uomo che potrebbe essere tuo padre, fai attenzione a quello che fai‘”.
Il difficile rapporto con il padre
“Mio padre era misogino, maschilista e patriarcale. Il rapporto con mio padre mi ha forgiato il carattere nella resistenza, solo quello. La determinazione di andare avanti nonostante sia stata vessata da piccina“. Francesca Pascale alla domanda se fosse stato violento ammette: “Abbastanza, violento in tutti i sensi. Io l’ho subita con violenza. Però quel modo sbagliato di essere genitori probabilmente era frutto anche della società. La società ti imponeva di sposarti giovanissima, di fare a tutti i costi figli. Tutto era non una scelta ma un’imposizione”.