Susan Sarandon al Riviera Film Festival 2024

I timori sull’IA: “Da qualche parte in un computer c'è il mio corpo scansionato”.

Susan Sarandon al Riviera International Film Festival 2024Susan Sarandon al Riviera International Film Festival 2024
Eventi

Susan Sarandon, ospite al Riviera International Film Festival 2024 di cui è anche giurata dei film in concorso, ha tenuto una master class. L’attrice, rivendicando la libertà di esprimere le proprie opinioni, ha parlato delle sue preoccupazioni riguardo l’Intelligenza Artificiale (IA): “Da qualche parte in un computer c’è il mio corpo scansionato”.

La master class

Susan Sarandon ha portato avanti la master class seguendo il flusso delle domande del pubblico e spiegando il ruolo degli artisti, dal punto di vista dell’attivismo: “Nel mio lavoro, ti viene chiesto di usare l’immaginazione. E una volta che la usi puoi riuscire a immaginare cosa significa essere una madre il cui figlio è stato bombardato e si trova sotto le macerie. A quel punto provi empatia, e se si è empatici non vedo come non si possa essere degli attivisti. È compito degli artisti testimoniare ciò che accade, non dire alla gente cosa deve pensare”.

Parlare senza censura

Susan Sarandon insiste sulla necessità di rimuovere la censura e di rendere le opinioni libere: “Oggi credo sia più difficile perché c’è molta censura e chi fa troppe domande viene punito”. L’attrice non teme, dunque, di esporre il suo punto di vista anche su questioni delicate, come la guerra di Gaza e l’IA. È netta la sua posizione a favore dei civili palestinesi e contro l’uso della forza del governo di Israele che le è costata il licenziamento dalla United Talent Agency. Susan Sarandon racconta: “Quando ho iniziato a partecipare alle marce e a parlare, ho ricevuto una telefonata che diceva: ‘Non posso più rappresentarti’”.

E poi sull’IA: “Lo sciopero degli attori a Hollywood ha dimostrato quanto sappiamo poco sull’intelligenza artificiale. Per ‘Blue Beetle’ hanno scansionato il mio corpo e non so che fine abbia fatto”, spiega. “L’AI è anche una ladra di immagini e di testi. Ma un computer non saprà mai cosa vuol dire amare o subire la perdita di una persona cara”.

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