“Click Boom!” è il brano che ha segnato il debutto di Rose Villain al Festival di Sanremo 2024. La canzone, contenuta nel suo nuovo album Radio Sakura in uscita l’8 marzo. Le parole Rose Villain, durante la conferenza stampa a Sanremo raccontano molto della sua canzone e della sua carriera.
Due anime in una
“Ci sono le mie due anime sul palco, quella più melodica e quella urban: questo brano mi rappresenta come artista e come donna, è una canzone importante per me ed è stata una gioia incredibile per me cantarlo Dopo aver vissuto a New York ho scelto di tornare perché ho visto una grande apertura in Italia. Mi piace osare musicalmente, subito pensavo che qui non fossimo pronti a una musica più sperimentale. Poi negli ultimi anni, grazie alla musica urban, c’è stata una grande apertura e ho sentito la chiamata, ho pensato: ‘Posso essere capita anche in Italia‘”
La data uscita del suo album (8 marzo) non è casuale
Le parole di Rose Villain sul ruolo delle donne nel mondo musicale: “Il mio disco esce l’8 marzo non a caso, è una giornata che vedo con molto romanticismo. Lo sbocciare dei fiori di ciliegio rappresenta il mio periodo di fioritura e mi ricorda tantissimo le donne, la loro delicatezza e la loro resilienza. Nella musica ci stiamo riappropriando del pop. C’è stato un cambio negli ultimi anni, non siamo più competitor e ci siamo avvicinate anche grazie all’unione che fa la forza. Ci stiamo liberando del maschilismo facendo squadra, questo ci sta portando in alto ed è bellissimo”
La scelta di duettare con Gianna Nannini
“Volevo affiancarmi a una donna forte che ha voglia di spaccare il mondo. Non sono intimidita a cantare al suo fianco, sono molto emozionata e le prove sono state quasi commoventi, mi veniva il magone durante le prove. Siamo donne che sanno quello che vogliono, vedrete sicuramente il mio lato più emotivo. Subito non voleva venire a Sanremo, poi mi ha ascoltata e ha cambiato idea”
Meglio sola sul palco
Rose Villain preferisce esibirsi da sola sul palco, anche se ama fare featuring con altri artisti. Sull’Ariston ha voluto essere indipendente, per mostrare la sua vera essenza: “Sul palco meglio sola: amo tantissimo fare featuring ma sul palco dell’Ariston volevo venire senza nessun altro. Preferisco poi seguire il mio gusto, a costo di non piacere alle grandi masse, ma credo che non riuscirò mai a fare qualcosa che proprio non mi rappresenta: sono un po’ stramba, diciamo così, e forse lo è anche la mia musica“.