Nell’intervista pubblicata sul settimanale Oggi, Kate Winslet parla di Titanic. Il pubblico le chiede ancora perché non abbia salvato Leonardo di Caprio. Nel suo recente progetto, l’attrice ha interpretato la fotografa di guerra Lee Miller nel biopic Lee. Ha condiviso come si identifichi con i pregiudizi: “Sono felice di invecchiare alle mie condizioni: posso parlare senza remore, cosa che da ragazzina avevo paura a fare“.
Il peso dei pregiudizi
“Sono felice di invecchiare alle mie condizioni: posso parlare senza remore, cosa che da ragazzina avevo paura a fare. Da un’attrice giovane si pretendevano gratitudine, sottomissione e zero lamentele. Ora per fortuna la nuova generazione non è disposta a piegarsi e va fino in fondo”. Kate Winslet durante un’intervista su 60 Minutes sulla CBS aveva parlato del body shaming che ha subito dopo l’uscita di Titanic, evidenziando i commenti inappropriati di alcuni giornalisti riguardo al suo peso. “È assolutamente spaventoso. Che tipo di persona devono essere per fare una cosa del genere a una giovane attrice che sta solo cercando di capirci qualcosa? Ci sono andata faccia a faccia. Gliel’ho fatta pagare. È stato un grande momento, non solo per me ma per tutte quelle persone che sono state soggette a quel livello di molestia“.
Ricordo il freddo
La scena finale di Titanic, in cui Jack muore nell’oceano mentre Rose si salva su una porta galleggiante, continua a suscitare domande tra i fan. Molti si chiedono se Rose avrebbe potuto fare spazio per Jack sulla zattera. Kate Winslet ha molti ricordi del set, tra cui: “Ho festeggiato lì i miei ventuno anni, per non parlare dell’acqua e del freddo”. Ha sempre ammirato Jodie Foster come attrice e modello e ha avuto l’opportunità di lavorare con lei nel film Carnage: “L’ho incontrata ai Golden Globe e gliel’ho confessato. Ricordo la sua gentilezza in quell’occasione”. Una delle lezioni più importanti che l’attrice ha imparato è: “Anche se ti dicono cose orribili, incassa, vai avanti e impegnati a migliorare. Vale anche adesso”.