Jamie Foxx nega le accuse per violenza sessuale e intende sporgere querela contro Jane Doe, la donna che avrebbe denunciato il fatto del 2015. Secondo quanto riporta The Indipendent, Foxx nega l’accusa e intende intentare una controquerela contro Jane Doe. Il suo portavoce ha dichiarato al quotidiano che: “Il presunto incidente non è mai avvenuto. Nel 2020, questa persona ha intentato una causa quasi identica a Brooklyn. Quel caso fu archiviato poco dopo. Le affermazioni non sono più valide oggi di quanto lo fossero allora. Siamo certi che verranno nuovamente archiviate. E una volta che lo saranno, il signor Foxx intende intentare un’azione legale contro questa persona e i suoi avvocati per aver intentato nuovamente questa azione frivola”.
I fatti
Sempre secondo The Indipendent, nei nuovi documenti giudiziari, la querelante Jane Doe accusa Foxx (vero nome Eric Marlon Bishop) di averla aggredita sul tetto del ristorante Catch a New York City nell’agosto 2015.
La querelante sostiene che Foxx l’avrebbe guidata in una zona più appartata del tetto del ristorante dove l’avrebbe aggredita sessualmente. L’accusa sostiene anche che una guardia di sicurezza, anch’essa elencata come imputata, avrebbe assistito all’incidente ma senza intervenire. Nella denuncia, Jane Doe nomina anche il ristorante, i suoi dipendenti, e il co-fondatore di Catch Hospitality Group, Mark Birnbaum, come imputati. La querelante chiede un processo con giuria e danni compensativi e punitivi.
Jamie Foxx è l’ultima star ad affrontare le accuse di violenza sessuale in una raffica di cause legali intentate questa settimana prima della scadenza dell’Adult Survivors Act (ASA) di New York venerdì 24 novembre. L’ASA ha concesso ai sopravvissuti all’aggressione una finestra di un anno per farsi avanti, indipendentemente da quando è avvenuta l’aggressione.