I Sansoni: “Ci dicevano di andare a zappare”

"Rimarremo in Sicilia, perché quella è la nostra terra e, poi c'è la famiglia".

I Sansoni al cinema con E poi si vedeI Sansoni al cinema con E poi si vede
Anteprime

Fabrizio e Federico Sansone, conosciuti come I Sansoni, sono attualmente al cinema con E poi si vede. Ospitati da Silvia Toffanin hanno raccontato il loro percorso artistico e il forte legame con la loro terra natale, la Sicilia.

La Sicilia

Entrambi gli attori sono originari di Palermo, I Sansoni sono cresciuti con una passione per il teatro e la recitazione, che li ha portati al successo. “Rimarremo in Sicilia, perché quella è la nostra terra e, poi c’è la famiglia”, hanno assicurato, raccontando di come la famiglia non abbia subito apprezzato la loro scelta professionale: “I nostri genitori ci dicevano di andare a zappare. Non è stato facile. Oggi sono i nostri primi fan. Condividono qualsiasi cosa. Nonna Ina, meravigliosa. Insieme a nonno Solino ha sempre creduto in noi. Vedevano nei nostri occhi qualcosa di speciale“. E poi si vede segna un nuovo capitolo nella loro carriera. Oltre ai due protagonisti, il film vede nel cast Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Domenico Centamore e Paola Minaccioni. La sceneggiatura è stata scritta dagli stessi Fabrizio e Federico Sansone, insieme a Fabrizio Testini.

La trama del film

La trama del film ruota attorno a tre giovani che, nonostante le loro differenze, condividono lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell’ufficio legale del Comune. Federico, laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione; Fabrizio, avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l’ennesima prova statale. Luca, da quando è nato, ha avuto sempre la strada spianata”. La competizione tra i tre protagonisti si fa sempre più serrata, ma le cose prendono una piega inaspettata quando, alla fine, solo uno di loro riuscirà a realizzare il sogno di una vita. Commentando il film, Fabrizio ha avvisato: “Chiedo scusa a tutta la Sicilia perché nel film mangio la panella inzuppata nel cappuccino

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