Rozsa Caracciolo: “Stare con lui è impegnativo”

La moglie di Rocco Siffredi: “In dieci minuti faceva dieci posizioni”.

Rozsa Caracciolo: “Stare con lui è impegnativo”Rozsa Caracciolo: “Stare con lui è impegnativo”
Protagonisti

Rozsa Caracciolo, moglie di Rocco Siffredi, è stata ospite dell’ultima puntata de Le Iene in cui ha parlato del rapporto con il marito. “Stare con lui è impegnativo”, ha sottolineato raccontando poi la loro storia d’amore dal primo incontro con quello che conosceva solo come Rocco di Ortona, visto che all’epoca non aveva idea della fama di Rocco nell’ambito dell’ambiente pornografico. Rozsa Caracciolo ha parlato anche della quotidianità resa più impegnativa dalla celebrità del marito e dai pregiudizi delle persone e dei primi tempi insieme a Rocco Siffredi a letto: “In dieci minuti faceva dieci posizioni”.

Il primo incontro

“Rocco l’ho conosciuto nel 1993 a Cannes. All’epoca non avevo mai visto un suo film, figuriamoci se potevo immaginare di innamorarmi di Rocco Siffredi: non sapevo neppure chi fosse…”, spiega Rozsa Caracciolo. La moglie di Rocco Siffredi racconta di un amore nato lontano dalla professione dell’attuale marito, di cui ancora non sapeva nulla. “Io ho conosciuto Rocco di Ortona, non quello che per tante era un supereroe. Quando ci siamo innamorati, lui era molto combattuto e, in effetti, essere la moglie di Rocco Siffredi in alcuni momenti è stato impegnativo. I primi tempi quando facevamo l’amore in dieci minuti aveva già fatto dieci posizioni: sembrava di stare sulle montagne russe. Ci ho messo un anno prima di fargli capire che voglio altri gesti, altre tenerezze”.

Le difficoltà tra celebrità e pregiudizi

“All’epoca facevo la modella e ai casting se capivano che ero la moglie di Rocco Siffredi improvvisamente il lavoro veniva cancellato”, ha raccontato Rozsa Caracciolo. Poi un aneddoto: “In banca un giorno il direttore senza timore mi disse: ‘Ma dai, sei la moglie di Rocco lui non è geloso’. Pensavano che appartenessi a tutti, ma questo vuol dire ragionare con il … e non con il cervello”. Dal punto di vista del pregiudizio sulla sua relazione, lamenta atteggiamenti sbagliati da parte di uomini e anche di donne: “Non andava meglio con le donne che mi facevano sempre la stessa domanda: ‘Non sei gelosa’. E io rispondevo sicura: ‘No, perché io so dove è mio marito. Tu invece? Lo sai dove è il tuo?’”.

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