Rebecca Staffelli ha ribadito le sue accuse al Ribunale di Monza nei confronti dei i rapper Simone Rizzuto, detto Mr Rizzus, e Simone P. di Tirano, per istigazione alla violenza sessuale.
Il motivo è nei testi del brano Non Ci Siamo, uscito nel 2019. Il testo della canzone, scoperto su YouTube, conteneva un agghiacciante riferimento a Rebecca Staffelli: “20900 (codice postale di Monza) delinquenti, sc… la figlia di Staffelli”. Scioccata e spaventata, Rebecca si rese conto di essere diventata il bersaglio della violenza online. Insulti, minacce e incitamenti a farle del male hanno inondato i suoi canali social. L’impatto è stato così violento che è stata costretta a cambiare residenza, vivendo costantemente nella paura di uscire da sola.
“Non sapevo esistesse questa canzone, fino a che non ho visto sui social questo sconosciuto che cantava la frase su di me. Un incitamento alla violenza che ha scatenato in me molta paura perché istigava altre persone a farmi del male, ed è stata seguita da insulti e minacce di altri che avevano condiviso a catena. Ho dovuto cambiare casa, avevo paura di uscire da sola”, ha dichiarato la showgirl al Corriere della Sera.
Le radici di questo attacco vanno fatte risalire ad una lite tra Mr. Rizzus e Valerio Staffelli, conduttore di Striscia la Notizia e padre di Rebecca. Valerio Staffelli aveva realizzato dei servizi satirici evidenziando il l’esaltazione del consumo di droghe di alcuni testi della musica trap italiana. Rispondendo con minacce nei confronti di Valerio e della sua famiglia, il signor Rizzus ha scelto Rebecca come bersaglio dei suoi testi ostili, innescando una tempesta di cyberbullismo.