Il giocatore della Juventus Nicolò Fagioli sarebbe indagato per scommesse su piattaforme illegali. È stata La Stampa a dare la notizia dell’inchiesta in corso, sottolineando che la procura federale della FIGC ha già interrogato il giocatore.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, “gli investigatori della squadra mobile hanno scandagliato gli accessi, incrociato dati e transazioni, analizzato nomi e nickname. Individuato, oltre al gruppo accusato di gestire le piattaforme, anche gli utenti”. Tra questi utenti ci sarebbe anche il giovane calciatore cresciuto nel settore giovanile bianconero, che attualmente risulterebbe iscritto nel registro degli indagati insieme a tutti gli altri presunti scommettitori. Ma gli inquirenti stanno cercando di capire esattamente su “cosa” avrebbe scommesso Fagioli.
Il giocatore rischia una lunga squalifica e una multa a partire da 25 mila euro
Il gioco d’azzardo non è un reato, se non nelle piattaforme illegali: chiunque pratichi uno sport a livello professionale (sia che si tratti di un atleta, un allenatore o un dirigente) non può scommettere sulla disciplina che lo vede coinvolto. È l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva a esplicitare che il divieto si estende “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA”.
Se venisse riconosciuta una violazione del codice sportivo, e quindi dell’articolo 24, il giocatore bianconero rischierebbe una lunga squalifica (di tre anni o più), alla quale va aggiunta una multa che parte da 25 mila euro.
Sembra non esserci tregua per la Juve con le vicende extra campo.
Fonte: La Stampa