Natalie Portman oltre ad essere un’attrice di successo, è anche una neuroscienziata. Si è laureata in psicologia presso l’Università di Harvard nel 2003. All’epoca, era già una star del cinema di fama internazionale grazie al suo ruolo nella trilogia prequel di Star Wars. Aveva ricevuto numerose offerte di lavoro per film importanti, ma ha deciso di mettere in pausa la sua carriera per dedicarsi agli studi.
Una mente brillante oltre che un’attrice talentuosa
Natalie Portman è arrivata alle semifinali del prestigioso concorso scientifico Intel Science Talent Search, confrontandosi con matematici, fisici e chimici di fama internazionale. Dopo i brillanti risultati ottenuti al liceo, ha continuato a studiare neuroscienze e evoluzione della mente umana, sempre all’Università di Harvard.
Co-autrice di due articoli scientifici
Natalie Portman ha anche contribuito alla ricerca scientifica durante i suoi anni da studentessa, come co-autrice su due articoli scientifici. Uno nel 1998 che mostra come i rifiuti biodegradabili potrebbero generare energia intitolato Un semplice metodo per dimostra la produzione enzimatica dallo zucchero, scritto in collaborazione con Ian Hurley e Jonathan Woodward (quello venne selezionato per le semifinali dell’Intel Science Talent Search). L’altro nel 2002, dal titolo Attivazione del lobo frontale durante la permanenza dell’oggetto: dati dalla spettroscopia del vicino infrarosso, basato sui suoi studi di psicologia su come la memoria influenzi la concentrazione di emoglobina nel cervello. Entrambi gli articoli sono stati firmati come Natalie Hershlag, il suo cognome di nascita.