Meta stima che circa 100.000 bambini che utilizzano Facebook e Instagram ricevano ogni giorno molestie sessuali online, comprese “immagini di genitali adulti”, secondo i documenti interni dell’azienda resi pubblici di recente.
Questi documenti gettano una nuova luce sulla questione. Ad esempio, c’è un caso del 2020 in cui la figlia dodicenne di un dipendente Apple ha subito molestie su Instagram tramite il sistema di messaggistica IG Direct. In uno scambio di e-mail, i dipendenti di Meta hanno commentato il caso, sottolineando che è stato il tipo di incidente che ha fatto arrabbiare Apple al punto da minacciare di rimuovere l’app di Meta dal loro store on line.
Il documento è l’ ultimo di una causa avviata dall’ufficio del procuratore generale del New Mexico il 5 dicembre, secondo cui i social network di Meta sono diventati aree di caccia per predatori di bambini. Raúl Torrez, procuratore generale dello Stato, ha accusato Meta di consentire agli adulti di trovare, inviare messaggi e adescare i bambini. La società ha negato le affermazioni della causa, affermando che “definisce in modo errato il nostro lavoro utilizzando citazioni selettive e documenti selezionati con cura”.
La risposta di Meta
Meta ha rilasciato una dichiarazione in risposta alle accuse: “Vogliamo che gli adolescenti abbiano esperienze online sicure e adatte all’età e disponiamo di oltre 30 strumenti per supportare loro e i loro genitori. Abbiamo trascorso un decennio lavorando su questi problemi e assumendo persone che hanno dedicato la loro carriera a garantire la sicurezza e il supporto dei giovani online.”
Nella causa è stata citata anche una presentazione interna del 2021 sulla sicurezza dei bambini. Secondo la causa, una diapositiva affermava che Meta ha “sottoinvestito” nella prevenzione della sessualizzazione dei minori su IG, in particolare nei commenti sessualizzati sui contenuti pubblicati da minori.
“Da qualche parte tra zero e trascurabile”.
La denuncia evidenzia anche le preoccupazioni dei dipendenti Meta riguardo alla sicurezza dei bambini. In una Meta chat interna del luglio 2020, un dipendente ha chiesto: “Cosa stiamo facendo nello specifico per la cura dei bambini (qualcosa di cui ho appena sentito parlare e che sta accadendo spesso su TikTok)?” Secondo la denuncia, ha ricevuto una risposta: “Da qualche parte tra zero e trascurabile”.