Margot Robbie: il ginecologo e il sequel di Barbie

L’attrice parla della battuta finale del film e risponde alla domanda su un possibile sequel.

Margot Robbie: il ginecologo e il sequel di BarbieMargot Robbie: il ginecologo e il sequel di Barbie
Serie TV e Film

Margot Robbie, protagonista del film di successo Barbie, ha risposto ad alcune domande in un’intervista rilasciata a Variety. Insieme ai due co-fondatori della casa di produzione LuckyChap, Tom Ackerley e Josey McNamara, l’attrice ha rivelato l’importanza della battuta finale nel film, in cui Barbie rivela che sta andando dal ginecologo, e ha chiarito la sua posizione su un possibile sequel.

L’importanza della parola “ginecologo”

La scelta della battuta finale è stata piuttosto discussa all’interno della produzione del film ma, alla fine, la fiducia che tutti hanno riposto in Greta Gerwing e nel suo lavoro, hanno portato ad un accordo unanime. Spiega Margot Robbie a Variety: “La linea del ginecologo è sempre quella in cui aspetto la reazione della gente perché ci vuole un secondo. Ad esempio, lo senti e poi il tuo cervello si mette al passo e capisce: ‘Oh, adesso ha una vagina’”. Alla domanda se Warner Bros. o Mattel abbiamo chiesto di cambiare la battuta, le risposte arrivano pronte: tutti credevano nella visione di Greta Gerwing.

Il co-produttore Tom Ackerley spiega: “Il cinema è tutta una questione di fiducia, e quel film è nato perché tutti credevano così tanto nella visione di Greta. Alla fine, la battuta è rimasta nel film perché tutti si fidavano. Ciò non significa che non abbiamo avuto dibattiti infiniti al riguardo”Margot Robbie aggiunge che si era sollevato il problema di cosa avrebbero pensato i bambini e del fatto che avrebbero potuto fare “domande scomode” ai loro genitori. L’attrice, su questo, ha un’idea piuttosto chiara: “Potrebbe essere la cosa migliore che ne esce, che i bambini chiedano cos’è un ginecologo e lo imparino presto. Questo è davvero il nostro regalo al mondo”.

Un sequel?

Alla domanda su un ritorno a Barbie attraverso un sequel o uno spin-off di Ken, Margot Robbie risponde: “È divertente, quella reazione istintiva al giorno d’oggi per cui tutti chiedono immediatamente un seguito. Non credo che fosse così 20 anni fa. Questa non è stata progettata per essere una trilogia”. L’attrice spiega che il progetto di Barbie è un’opera originale proprio perché unica, in cui sono confluite tante tendenze e tante idee innovative. Più che lavorare a un sequel, Margot Robbie sarebbe d’accordo per realizzare un altro film con gli stessi punti di forza: “Vogliamo fare più film che abbiano l’effetto che ha ‘Barbie’. Non so se deve essere ‘Barbie 2’. Perché non può essere un’altra grande, originale e audace idea in cui abbiamo un regista straordinario, un grande budget con cui giocare e la fiducia di un enorme conglomerato alle spalle per divertirsi davvero? È questo che vorrei fare!

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