Un attacco senza precedenti, un raid sull’ospedale al-Ahli Arabi nella Striscia di Gaza con un bilancio di almeno 500 morti. Sotto le macerie ci sarebbero centinaia di persone.
Il ministero della Salute del governo palestinese di Hamas accusa Israele per l’attacco, definendolo un “massacro”, un vero e proprio “crimine di guerra”.
Centinaia di civili costretti a lasciare le proprie case
L’ospedale accoglieva centinaia di malati e di feriti, oltre a civili costretti a lasciare le proprie case. Intanto, le forze armate israeliane hanno negato la responsabilità e replicato che l’ospedale sarebbe stato colpito “dal fallito lancio di un razzo della Jihad islamica verso Israele”.
Altre sei persone hanno perso la vita in una scuola gestita dall’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite a Gaza in seguito a un attacco israeliano. Lo ha reso noto la stessa Unrwa in un tweet, spiegando che la scuola si trova nel campo profughi di Al-Maghazi.
Proclamati tre giorni di lutto
Secondo quanto riferito dall’agenzia stampa palestinese Wafa, il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas ha immediatamente dichiarato tre giorni di lutto per quello che viene già definito come il “massacro dell’ospedale”.
“Il massacro dell’ospedali al-Ahli non ha precedenti nella nostra storia. Negli ultimi anni e in questi giorni abbiamo assistito a tragedie, ma quello che è accaduto stasera somiglia a un genocidio”.
Il presidente non parteciperà al meeting in programma per oggi 18 ottobre 2023 ad Amman, in Giordania, con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Intanto la difesa israeliana ha diffuso un video che dimostrerebbe che i razzi sull’ospedale sono della Jihad.
Fonte: Adnkronos