Fred De Palma, nome d’arte di Federico Pallana, racconta in un’intervista al Corriere Della Sera la sua passata dipendenza dal gioco d’azzardo. Il cantante, noto come il re del reggaeton italiano, ammette di aver lottato contro la ludopatia che lo ha portato a scommettere somme ingenti, rischiando di compromettere la sua carriera e la sua vita privata. “Non mi piace dire che ora ‘ho vinto’. Sai che è un impulso che sarà sempre dentro di te e sta a te riuscire a domarlo“.
La dipendenza dal gioco d’azzardo
Le parole di Fred De Palma sulla sua dipendenza dal gioco d’azzardo: “Nel brano ‘Adrenalina’ parlo della mia ex dipendenza dal gioco d’azzardo. Come diceva forse Vasco Rossi, non è che ho smesso, è che non ho ancora ricominciato. In generale penso che chi fa l’artista vive sempre nel rischio, in una scommessa continua, il tenore di vita cambia se azzecchi o no un pezzo. Credo che questo sia il motivo che mi ha sempre fatto vivere la vita scommettendo”.
L’incapacità di fermarsi, un circolo vizioso
La vittoria non era mai abbastanza, perché l’adrenalina del brivido e la possibilità di vincere somme ancora più ingenti lo spingevano a giocare sempre di più: “Il problema è che preferisco perdere completamente o vincere in maniera assoluta, la via di mezzo non mi dà emozioni, è come morire. Io devo o vincere tutto o rovinare tutto. O primo in tutta Europa o ultimo a Sanremo, non metto neanche in conto il decimo posto. Credo che questo mio approccio “esistenziale” abbia influito sul gioco d’azzardo, perché è esattamente la trascrizione online del mio modo di vivere. La vittoria non era mai abbastanza. Non era importante quanto vincevo se sapevo che potevo vincere di più, e non era importante quanto perdevo se sapevo che potevo perdere di più. Era un circolo vizioso, mi sono reso conto che non ho mai giocato per i soldi: non ho mai vinto, non ho mai preso il bottino e sono scappato. Ho sempre giocato per il brivido di vedere se quel giorno avrei vinto o perso in maniera assoluta.”
Ho riconosciuto il problema
“Perdevo i soldi sdraiato sul divano, con il cellulare in mano. O nel letto. Senza uscire di casa. Pericolosissimo, non devi neanche fare la fatica di andare al casinò. Cifre molto alte, che sono un insulto alle persone che lavorano. Ho riconosciuto il problema, che è il punto di partenza per uscire da una dipendenza. A un certo punto la mia vita girava su un binario solo: becco una hit e scommetto i soldi che guadagno. Era un caos che faceva bene alla mia musica, ma faceva male a me e ho capito che mi dovevo fermare. Ho seguito un percorso da uno psicologo, ho passato mesi impegnativi, la dipendenza non è solo mentale, ma è anche fisica: sudi, tremi, il pensiero ossessivo ti rincorre. Non mi piace dire che ora “ho vinto”, anche perché visto il tipo di dipendenza non è il caso…. Sai che è un impulso che sarà sempre dentro di te, e sta a te riuscire a domarlo“