Gazzelle ha presentato il suo nuovo album Indi su Deejay Chiama Italia, un lavoro che include il singolo Da capo a 12. Questo brano rappresenta una delle tracce più apprezzate dai fan. Si tratta della traccia numero sei del disco in cui il cantautore riflette sulla vita e sul suo aspetto ciclico. L’album, con una formica in copertina, è stato pubblicato il 24 gennaio, a due anni di distanza dal precedente. “Mi piaceva vedere questa immagine vicino a questo titolo dove io per ‘Indi’ intendo anche il cantautorato, la musica sincera”.
Perché la formica
Questo nuovo lavoro è stato anticipato da diversi singoli, tra cui Noi no, Come il pane, Tutto qui e Mezzo secondo. Una copertina con una formica raffigurata in bianco e nero che Gazzelle spiega: “Un giorno mi sono svegliato e avevo voglia di mettere una formica in copertina. Inizialmente più di una, doveva essere pieno di formiche. Mi piaceva anche solo esteticamente. Poi ho iniziato a ragionarci su perché non poteva essere una cosa solo estetica, doveva avere anche un senso. Ho iniziato a capire che la formica è un insetto affascinante perché è veramente minuscola e ti dà l’idea di essere così vulnerabile e fragile però poi se vai a vedere è uno degli animali più forti rispetto al suo corpo. Quindi l’idea di vedere vicino a questo mondo questo insetto così vulnerabile ma così forte e resistente e resiliente, mi piaceva l’idea di vederli insieme. È anche molto iconico”.
La malinconia come attitudine
Un lavoro che conferma la sua cifra stilistica di malinconia e nostalgia, con riferimenti al passato e alla cultura pop e contiene undici tracce. “Io da quando sono piccolo scrivo canzoni con questa attitudine, non so neanche bene perché. Non ho mai veramente analizzato il mio modo di scrivere e credo non bisogna farlo. Tendo a scrivere canzoni che hanno sempre dentro della malinconia, della nostalgia, perché sono sempre un po’ rivolte al passato e il passato per antonomasia è nostalgico perché non c’è più. Sono tanti quelli che mi ispirano. Se devo fare un podio metto Rino Gaetano, Vasco Rossi e Battisti. Poi dopo arrivano Battiato, De Andrè, Dalla“.