Ospite di Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque, Francesco Chiofalo ha parlato degli interventi estetici subiti, definendosi una “vittima di un sistema sbagliato”. L’influencer ed ex volto di Temptation Island oggi parla di come sia stato il sistema delle agenzie per le quali lavorava come fotomodello a portarlo a subire tutte le modifiche corporee. Oggi torna sui suoi passi: “Ogni tanto mi chiedo, ma chi sono io? Come sarei stato senza questi interventi?”.
Vittima delle agenzie
“Sono vittima di un sistema sbagliato che parte dal mondo della moda”, ha spiegato Francesco Chiofalo. “Io facevo il fotomodello e quindi è importante il primo piano. Quando scattavo io, non c’era Photoshop. Adesso si modificano, ma allora dovevi avere dei parametri del viso perfetti per davvero”. Gli interventi, continua, resi necessari dalla sua professione, sarebbero stati pagati dalla stessa agenzia per la quale lavorava. “Erano le stesse agenzie che ci pagavano gli interventi. Quando leggete centomila euro di interventi, non è che li ho pagati io. Era la mia agenzia di moda che mi diceva: ‘Guarda, dobbiamo rifare i denti’. Il primo intervento che ho fatto è stato alla mascella”. Poi ha aggiunto: “Questo lavoro psicologico su di noi, sia maschi che femmine, c’era. Noi fotomodelli veniamo chiamati come artefici di tutto questo ma in realtà siamo vittime”.
L’impatto psicologico
La trasmissione si è concentrata sulla questione della chirurgia estetica e il suo utilizzo nel mondo della moda. Dopo aver chiarito che gli interventi subiti fossero il risultato delle esigenze dei canoni di bellezza richiesti dalle stesse, Francesco Chiofalo si sofferma anche a parlare dell’impatto psicologico di tali operazioni. “Ogni tanto mi chiedo, ma chi sono io? Come sarei stato senza questi interventi?”. Uno dei primi cambiamenti subiti dall’influencer riguarda lo spicchio mascellare, per ottenere una mascella più pronunciata, come richiesto dagli standard del tempo. Anche i denti sono stati oggetto di trasformazioni. Oggi Francesco Chiofalo riconduce il tutto agli standard stringenti legati al settore dei fotomodelli, dove senza il supporto della tecnologia per la modifica delle immagini, la chirurgia diventata il mezzo privilegiato per ottenere la perfezione.