Nell’ultima puntata di Diritto e Rovescio, il programma di approfondimento di Rete4 condotto da Paolo Del Debbio è successo di tutto. Tra gli ospiti c’era il giovane cantante trap Baby Touché, recentemente indagato per detenzione abusiva di armi ed esplosivi e con due fogli di via da Vicenza e Venezia. Il tema della puntata era la criminalità giovanile e quando Del Debbio ha tirato in mezzo i testi delle canzoni di artisti come Baby Touché, si è arrivati presto agli insulti tra lui e DJ Ringo, altro ospite dello studio di Del Debbio.
Baby Touché paragona DJ Ringo a Totò Riina ed allora interviene il conduttore molto adirato: “A me non metti paura. Chiedigli scusa, se no te ne vai. Gli hai detto Totò Riina?”. Al che Baby Touché replica: “Zio, non farmi questa scenata perché non ho bisogno di questo. Buona giornata, grazie a tutti e grazie per il tempo”– Il trapper lascia lo studio, ma solo per tornare dopo poco e litigare nuovamente con Del Debbio e pure con un operatore.
Andata e ritorno
Da qui la decisione del conduttore di farlo allontanare immediatamente dallo studio e scusarsi col pubblico: “Chiedo veramente scusa ai telespettatori. Abbiamo raggiunto un livello di una bassezza totale. Mi scuso di aver invitato personaggi di questo tipo. Con questa arroganza, questo modo di fare così becero, di chiamare ‘zio’ un signore, Totò Riina. Me ne scuso di cuore. Mi scuso col pubblico di questo errore. Scusate”
Ma a Baby Touché questo non basta e pubblica sulle sulle storie del suo profilo Instagram (da cui ora risultano cancellati tutti i post antecedenti il 5 aprile) il suo commento: “Siete tutti uguali, avevate la possibilità di capire il motivo per il quale la nostra generazione è arrabbiata ma no, cercate sempre il modo di fare uscire il male che c’è in me per strumentalizzarmi. Sono la prima persona che è stata pagata in quello studio, ho preso più soldi di quanti ne prende il conduttore in un mese, non mi ha invitato lui ma la direttrice di Mediaset. Non vedo l’ora di venire ripagato per ascoltare dei frustrati parlare di me”.