Aspirapolvere intelligente insulta i proprietari

Il caso dei robot hackerati negli Stati Uniti.

Aspirapolvere intelligente insulta i proprietariAspirapolvere intelligente insulta i proprietari
Mondo Trash

Gli aspirapolvere intelligenti, così come altri dispositivi smart, stanno guadagnando popolarità grazie alla loro praticità, ma sono dotati di sistemi di sicurezza inadeguati. Sono facili da hackerare a causa delle loro “falle nel sistema” come sistemi di sicurezza blandi, problemi con i Pin e connessioni Bluetooth poco sicure. Daniel, uomo americano, mentre era tranquillamente in piedi nel suo salotto di casa, si è sentito urlare: “negro” dalla sua aspirapolvere.

Pulizie poco sicure?

Daniel si è trovato a dover affrontare insulti razzisti provenienti dalla sua aspirapolvere, che era stata hackerata. Attraverso l’app di controllo, ha notato che qualcuno stava accedendo al feed della telecamera del robot. La situazione è degenerata e l’attacco è proseguito con insulti ai membri della famiglia. L’uomo ha disattivato l’elettrodomestico e lo ha chiuso in una stanza. Non si è trattato di un caso isolato. Altri incidenti, come quello avvenuto a Los Angeles, dove un’aspirapolvere ha inseguito un cane e ha fatto commenti offensivi, e un altro a El Paso, dove un robot ha insultato il suo proprietario.

I robot come spie

Le notizie, diffuse da fonti come ABC News, lanciano un allerta su un aspetto inquietante dei robot domestici. Non solo possono manifestare comportamenti inappropriati, come insulti ai proprietari, ma c’è anche il rischio che diventino strumenti di sorveglianza per i criminali informatici. Uno degli episodi più scioccanti è un aspirapolvere intelligente che ha scattato e diffuso una foto intima di una persona mentre si trovava in bagno.

Share