Andreas Muller e Veronica Peparini: gravidanza a rischio

La coppia rompe il silenzio sulle condizioni di salute delle gemelline

Andreas Muller e Veronica Peparini: rischio di sindrome da trasfusione feto fetaleAndreas Muller e Veronica Peparini: rischio di sindrome da trasfusione feto fetale
Gossip

Andreas Muller e Veronica Peparini, dopo un post che aveva allertato i fan sulle condizioni di salute delle gemelline, decidono di rompere il silenzio: il rischio che le due bambini corrono si chiama sindrome da trasfusione feto fetale.

Nei giorni scorsi, gli haters si sono subito scatenati sui social, dando la colpa all’età di Veronica Peparini, 52 anni, per qualsiasi problema insorto nella gravidanza. Andreas Muller è stato pronto a rispondere alle accuse: “Quello che sta accadendo non dipende dall’età. Vogliamo solo positività e ottimismo. Ora contiamo solamente di arrivare alla fine con entrambe le piccole”.

Chiarita la questione haters, il ballerino sul suo profilo Instagram decide di condividere con i fan dettagli più accurati della gravidanza di Veronica: “La nostra è una gravidanza gemellare monocoriale amniotica: le piccole vivono in una unica placenta in due sacche distinte”.

Cosa sta accadendo alle gemelline

Fatta la premessa, a specificare la condizione della gravidanza di Veronica, il ballerino, sempre attraverso Instagram, chiarisce cosa sta accadendo alle gemelline: “È scattato un campanellino d’allarme che ci porta a fare controlli ogni quarantotto ore, perché i vasi sanguigni sono condivisi tra le due e in questo momento una delle due piccole è donatrice di sangue nei confronti dell’altra, che quindi è ricevente”.

Andreas Muller ha, dunque, spiegato che c’è un alto rischio di sindrome da trasfusione feto fetale: “Può essere il principio di una malattia chiamata trasfusione feto fetale e in questo momento ci troviamo in un punto in cui al cinquanta per cento la situazione potrebbe tornare regolare da sola, motivo per cui ora stiamo monitorando tutto”.

Cos’è la sindrome da trasfusione feto fetale

Si tratta di una malattia che colpisce esclusivamente i gemelli monocoriali (con un’incidenza del 10-15%), che hanno in comune la placenta ed è caratterizzata dal passaggio anomalo di sangue da un gemello all’altro e ne mette a rischio la vita.

Se la situazione non dovesse rientrare, come è attualmente nel 50% delle possibilità, spiega Andreas Muller, sarà necessario intervenire diversamente: “Se così non dovesse essere, bisognerà intervenire con un piccolo intervento che non possiamo ancora sapere quale esito porterà”.

Share