Al Bano, ospite a Verissimo, torna a parlare della figlia Ylenia. Il cantante dice che con lei se ne è andato anche un pezzo del suo cuore. Parole di scuse vanno all’altra figlia, Romina, per non essere stato presente come avrebbe voluto. E ancora, nel salotto di Silvia Toffanin, Al Bano parla della mancata partecipazione a Sanremo.
Ylenia
“Con Ylenia se ne è andata via una parte della mia vita. Ho ancora un blocco, non riesco a parlarne perché quando sento il suo nome ho i brividi lungo tutto il corpo. Sono passati trent’anni dall’ultima chiamata e sento sempre un vuoto nel cuore. Ho sbagliato con lei perché quando mi ha detto che voleva andare in Belize per scrivere un libro sugli homeless avrei dovuto fermarla, ma lei era maggiorenne. Ho espresso la mia voglia di dirle di ‘no’, ma lei non voleva sentire ragioni”.
Il cantante prosegue, ricordando i talenti di Ylenia e sottolineando come nessuno potrà mai prendere il suo posto. “Parlava quattro lingue, ha imparato il russo quando siamo stati un mese in Russia. Aspettava che noi andassimo a dormire per scendere nella Piazza Rossa per assaporare la vita vera. Lei è stata una figlia eccezionale, lei è una figlia eccezionale, mi manca tanto. Il destino ha voluto che io avessi altri figli, ma nessuno di loro riempirà mai il vuoto lasciato da Ylenia”.
Le scuse a Romina e Sanremo
Parlando con Silvia Toffanin, Al Bano ha ammesso di dovere delle scuse alle sue figlie, in particolare a Romina Carrisi, per non essere stato presente come, invece, avrebbe voluto. “Scusa e grazie perché mi hai regalato dei momenti incredibili. Da quando sei mamma sei cambiata, in positivo”.
Sul Festival di Sanremo, alla domanda della conduttrice se la sua canzone avrebbe potuto avere spazio tra quelle proposte, risponde così: “Non ho digerito l’esclusione del brano bellissimo sanremese, ‘Di Rose e di Spine’, ho un conto aperto. Amadeus non ha mantenuto la sua promessa. Mi è piaciuto essere ospite per quattro volte, ma Sanremo è soprattutto la gara ed è quella che mi da diversi stimoli. L’unico difetto di Sanremo è il tempo. Adesso mi faccio molti nemici, ma io imporrei legalmente un limite di tempo: a mezzanotte basta. Ma chi ce la fa? La gente il giorno dopo va a lavorare, non si può perdere due ore di spettacolo perché finisce alle 2″.