Yeva Sai si racconta al settimanale Chi. L’attrice che è diventata un volto noto grazie al ruolo di Alina in Mare fuori, racconta del suo viaggio per fuggire dalla guerra e di come la fiction televisiva le ha salvato la vita: “Prendere la decisione di andare via è stato difficile, non volevo lasciare la mia famiglia“.
Il racconto di un sogno
Yeva Sai racconta che sognava di fare l’attrice fin da piccola: “In Ucraina ho studiato per fare questo lavoro, a Kiev in un’accademia di recitazione e danza. Poi la guerra, la maledetta guerra, ha messo in pericolo tutto“. Poi c’è stata la svolta: “È successo che a ‘Mare fuori’ cercavano una figura come la mia e mi sono ritrovata sul set in modo velocissimo. Non conoscevo nulla della serie, il provino l’ho fatto in accademia con una semplice registrazione che ho inviato, mi hanno presa subito e questo mi ha salvata“.
Un’occasione dal cielo
L’attrice spiega di aver sofferto: “Io non volevo andare via dal mio paese, nessuno merita di vivere una guerra. Vivere a Milano da sola, con il pensiero che torna sempre a casa, la paura, non è semplice. Ma questa è un’occasione caduta dal cielo e dico grazie“. Occasione che per essere sfruttata prevedeva che lei imparasse velocemente l’italiano: “Il mio ruolo prevedeva che non parlassi per parecchie puntate a causa di un trauma, mi chiamavano la ‘muta’. Ho usato quel periodo per imparare l’italiano. Oggi me la cavo, parlo un pochino anche in napoletano“.