Deborah Lettieri ha assunto il ruolo di professoressa di ballo nel talent show Amici. In un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni ha raccontato com’è arrivata a far parte del cast del programma di Maria De Filippi, sottolineando l’impegno e la dedizione dei ragazzi nell’affrontare il loro percorso artistico, ma ha anche spiegato che molti di loro tendono a crollare di fronte alle prime difficoltà: “Un tempo era necessario impegnarsi di più per arrivare a cose che invece oggi sono a portata di clic”.
Imparare da Maria De Filippi
Nel 2014 ha ballato con Beyoncé nel videoclip di Partition. E quando le è stato chiesto se Maria De Filippi possa essere considerata la “Beyoncé italiana” ha risposto: “Sono entrambe instancabili. A volte osservo Maria giostrarsi tra diversi ruoli senza mai perdere il filo. Lavorare con lei sprona tutti a dare il massimo, da noi insegnanti fino agli studenti. Maria è instancabile, lavorare con lei sprona tutti a dare il massimo, da noi insegnanti fino agli allievi. Lorella Cuccarini era il mio mito. Sono entusiasta di averla potuta conoscere. L’emozione che ho provato alla prima riunione era indescrivibile: mi ha conquistato con il suo modo di fare e la sua grande professionalità. Sto imparando molto da lei.” Deborah Lettieri spiega come ha ottenuto il ruolo di professoressa ad Amici: “Avevo voglia di tornare a vivere in Italia, ero diventata mamma di Ambra. Mi venne proposto un ruolo all’interno del management del Crazy Horse, che però rifiutai. A quel punto arrivò la chiamata di Maria. Ad ‘Amici’ sono Deborah al cento per cento. Programmi come questo sono un trampolino di lancio, poi sta alla sensibilità di ciascuno imparare a sfruttare questa opportunità per crescere sia come artista che come persona”.
L’Impatto dei social e di internet
La visione di Deborah Lettieri sul ballo e i giovani di oggi: “I ragazzi di oggi sono molto più esposti per via dei social e Internet. A volte vorrei che fossero più radicati nella realtà, perché questo mondo virtuale offre grandi opportunità ma rischia di portare via una componente fondamentale del loro percorso di crescita. Un tempo era necessario impegnarsi di più per arrivare a cose che invece oggi sono a portata di clic. Questi ragazzi lavorano tanto, ma di fronte alla prima difficoltà spesso crollano. Se li priviamo degli ostacoli con cui misurarsi, non impareranno mai a superarli e ad avere fiducia nelle proprie capacità. Solo perché sono entrati nella scuola non significa che possano adagiarsi sugli allori. Nessuno di loro può essere certo di arrivare fino alla fine. Il percorso è lungo e ogni giorno è necessario dimostrare di meritarsi quella maglia”.