XFactor ricomincia. Il palazzetto dell’ Allianz Cloud di Milano ha aperto i battenti ai primi concorrenti. Il feeling tra i giudici è evidente ed ha caratterizzato l’intera serata, regalando gag esilaranti e momenti di confronto interessante. Si parte subito con uno scambio sulle aspettative. Agnelli parla dell’importanza di trasmettere ai ragazzi “come fare il mestiere“. La Furia e Lauro parlano dell’importanza della sostanza. “Voglio vedere l’unicità, una roba che non ho mai visto” ha detto Lauro. “Effettivamente, essere artista significa essere un mostro, un prodigio nel bene e nel male e questa cosa mi piacerebbe vederla” dice Paola Iezzi.
La prima puntata di XFactor
Giorgia apre ufficialmente XFactor improvvisando qualche strofa di E Poi e salutando Francesca Michelin, di cui raccoglie il testimone. Molti i mashup proposti dai concorrenti, per la disperazione di Agnelli che non gradisce e alza gli occhi al cielo. Tra quelli presentati, un pezzo sulla musica di Beggin di Jomi, quello del duo Jemel che propone una revisione di Figli delle Stelle di Alan Sorrenti e la cover ultra divertente di Celentano cantata da Angelo Ranalli, che azzarda delle strofe a doppio senso che hanno fatto scatenare la giuria (“non mi son tolto la maglietta sudata per una settimana dopo che me l’hai data“). I Potara, duo in maglione a strisce, se la gioca con un mashup di Mi sono innamorato di te/Mi @mi o è f@ke che non convince Agnelli e Lauro, ma spinge La Furia a giocarsi l’X Pass per portarli ai Bootcamp.
I momento più emozionanti di XFactor
L’atmosfera divertita è stata interrotta da performance profonde, tra cui l’esibizione del giovanissimo Lorenzo, 16 anni, che ha presentato un suo brano, Poetica. Attimi di commozione anche per l’interpretazione della dolcissima Daniela di Cicco, che ha cantato Creep dei Radiohead e ha steso tutti. Arriva il momento dei Moonquakes, gruppo di giovanissimi che sbanca con un pezzo dei Beatles. Giulia Catuogno convince tutti con il suo Bandiera, un inno alla libertà femminile. Ma ci sono anche disaccordi i giuria. Mentre Agnelli mangia e offre biscottini, sul palco salgono alcuni personaggi oggetto di discussione. Lorenzo Tullio Drago non passa con il suo Flexman, i Dimensione Brama “offendono” Agnelli per l’interpretazione spettacolarizzata di Love will tear us apart, che è invece molto apprezzata da Lauro. L’ultimo è il metallaro Michele Vinci che azzarda un mashup tra Il coccodrillo come fa e It’s my life. La performance è adorata da Agnelli e La Furia, ma è out per i no di Iezzi e Lauro.