Virginio Simonelli: “Mi hanno messo la testa nel water”

L'artista vittima di bullismo in adolescenza.

Virginio Simonelli: "Mi hanno messo la testa nel water".Virginio Simonelli: "Mi hanno messo la testa nel water".
Protagonisti

Virginio Simonelli, vincitore di Amici 2011, è stato ospite di Silvia Toffanin per raccontare il difficile percorso personale fatto per ritrovare la sua identità. L’artista che vive tra Milano e Miami, ha parlato di bullismo e delle difficoltà che ha dovuto gestire in passato.

“Abbiamo il diritto di essere noi stessi”

Oggi il cantante è anche un fervido svelato di vivere tra l’Italia e Miami, un luogo che ha ispirato e arricchito la sua carriera artistica. Non solo cantautore, Simonelli è anche un prolifico autore, che ha all’attivo diversi brani per artisti famosi, come Laura Pausini, Fiorella Mannoia e Alessandra Amoroso. Simonelli ha voluto anche raccontare aspetti delicati, legati alle difficoltà incontrate durante l’adolescenza quando si sentiva diverso rispetto agli altri e quindi deriso. “Abbiamo il diritto di essere noi stessi, anche disobbedendo a quello che magari le persone attorno a noi non comprendono“.

Mi hanno messo anche la testa dentro al water

Purtroppo, anche Virginio Simonelli ha subito atti di bullismo, per via dal suo orientamento sessuale ed ha accumulato esperienze negative che lo hanno toccato nel profondo: “Quello che oggi chiamiamo bullismo, allora non aveva questo nome, era semplicemente quello che ti accadeva se non eri conforme agli altri. Mi hanno messo anche la testa dentro al water” ha raccontato. In un contesto tanto difficile, la sua famiglia ha rivestito un ruolo importante.

Il cantante si è detto grato nei confronti dei suoi genitori che sono stati in grado di sostenerlo e comprendere il suo disagio, spingendolo a seguire un percorso terapeutico. Virginio ha raccontato di aver anche pensato al peggio ed ha ammesso: “Ero arrivato a pensare che l’unica soluzione fosse farla finita. Se non ero accettato da nessuno, se non mi accettavo io stesso, non vedevo altre soluzioni. Quando arrivi a fare questi pensieri a 13 anni, ti senti di toccare il fondo”. Ma, per fortuna, è arrivata la musica che gli ha dato la forza di essere ciò che è adesso e di ricostruire la sua identità.

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