Valeria Golino non si sente ancora una donna libera. Non è bastato il successo, l’esperienza degli anni che passano, le soddisfazioni. L’attrice ha rivelato che quella che indossa, e che tutti vedono, è soltanto una ‘corazza di spavalderia’.
Le critiche restano… per sempre
“Non lo sono ancora. Sono molto meno libera e coraggiosa di quello che sembro”, ha rivelato Valeria Golino a Repubblica nel corso del Taormina Film Festival. “Il mio carattere ha una superficie di spavalderia. Ma spesso ciò che mi succede intimamente capita per senso di adattamento, intuizione, l’andare verso quel che mi piace e non verso quel che mi è utile”. L’attrice e regista ci ha tenuto inoltre a precisare che non teme il giudizio altrui: “Non do mai per scontati i complimenti. Ma la verità è che ricordo di più le critiche negative. Cose lette vent’anni fa, un rimprovero… Mi restano non perché mi feriscano, o forse un po’ sì, ma perché nella critica negativa c’è sempre qualcosa che, facendo introspezione, riconosco come vera”. E poi l’attrice confessa che si arrabbia per “la slealtà, la stupidità, la prosopopea, il non rispetto per gli altri, le cose ingiuste”.
L’inerzia della nostra società
Valeria Golino sottolinea poi che la nostra società ci ha resi ‘inerti’, come se fossimo incapaci di reagire, a qualunque cosa: “A forza di adattarci, come popolo mi sembra che non reagiamo più”, ha commentato. Infine ha aggiunto: “Dimentico e perdono molto, è la mia natura. Poi a volte taglio per sempre, una reazione nevrotica, sproporzionata… Perdono più gli altri. Mi sopporto, non mi perdono“.