Valentina Nappi: “Per me il porno è ribellione”

"Se non continuo io, i numeri delle attrici italiane scendono".

Valentina Nappi: "Per me far porno è ribellarmi"Valentina Nappi: "Per me far porno è ribellarmi"
Protagonisti

Valentina Nappi, in una recente intervista con Mowmag ha parlato dell’industria dei film per adulti, i ruoli delle donne nel porno, le sue esperienze sul set e il recente ritiro della collega attrice Malena. Per lei Rocco Siffredi è: “Una sorta di padre artistico. Insomma mi ha introdotto nel settore. Ma non solo quello, il fatto è che mi ha proprio insegnato a stare sul set”.

“Noi del settore ce l’aspettavamo”

Il suo punto di vista sulla decisione di Malena di ritirarsi dal porno: “La motivazione a me non sembra sensata, si torna alla solita dicotomia tra santa e puttana. C’è chi ancora crede si tratti di un aut-aut, ma non è così. Un uomo che si ritira non ha bisogno di dire che ha trovato Dio, che voleva farsi prete. Non ha bisogno di “de-puttanizzarsi”. Io non so cosa pensare perché con lei ho parlato solo una volta, non la conosco benissimo. Però è da un po’ che girava la voce che si sarebbe ritirata, quindi non era inaspettato. Questa reazione fa pensare che lei stia soffrendo e questa cosa mi dispiace. Ma dopo che ha fatto por*o, che si è divertita, perché pentirsi? A volte le persone si dimenticano che la vita reale non è internet”.

Il porno a lei piace

Valentina Nappi ha chiarito di non aver mai avuto dubbi sulla sua scelta: “Proprio perché per me far por*o è ribellarmi a quell’aut-aut “o sei santa o sei put*ana”. Anche perché se non continuo io, i numeri delle attrici italiane scendono. Quindi mi tocca per forza continuare a lavorare, è proprio un dovere morale. Per me è assolutamente il motivo principale. Il dovere morale di fare cose che altrimenti non farebbe nessuno. Ci sono ragazze che fanno fatica a crescere sia a livello di popolarità che di guadagni. Poi a un certo punto magari ci si stanca perché comunque è un lavoro faticoso. Non è tanto il set, quanto il fatto di essere sempre in giro, parlare con molte persone, sei bombardato da commenti negativi“.

Ho sempre provato piacere

“Ovviamente se mi piace il partner è meglio. Però non è quello il punto, perché non è una situazione reale, lavori con la fantasia, non è come farlo in privato. Proprio a livello di orgasmi, di sensazioni, ma anche di divertimento. L’idea di creare un mondo parallelo mi piace. Ti stimola e quindi ho sempre provato piacere. È una sorta di eterotopia e il fatto che si viene ripresi e si sta lavorando in vista di un prodotto finale aggiunge elementi potenzialmente funzionali alla stessa eccitazione, che è difficile ricreare in privato. Rocco ha una comprensione intuitiva di questo “fenomeno” e cerca di trasmettertela. Forse gli manca un po’ di consapevolezza teoretica”. Cicciolina ha detto che non bisogna sputare nel piatto e lei è d’accordo: “Concordo, anche perché, parliamoci chiaro, lei grazie al por*o ha avuto successo e anche velocemente”.

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