Sotheby’s vende la Tavola dei Dieci Comandamenti

5 milioni per il manufatto che risale a 1500 anni fa, al periodo bizantino.

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Per cinque milioni di dollari, Sotheby’s, famosa casa d’aste conosciuta per le sue vendite spesso bizzarre, ha venduto la Tavola dei Dieci Comandamenti. Tuttavia non si tratta della Tavola rivelata Sul Monte Sinai a Mosè ma di un manufatto risalente a 1500 anni, all’epoca bizantina. La tavola di pietra apparteneva ed era utilizzata dalla comunità ebraica dei Samaritani.

Vendita da capogiro

“Questa straordinaria tavoletta non è solo un manufatto storico di enorme importanza, ma anche un legame tangibile con le credenze che hanno contribuito a plasmare la civiltà occidentale”. Così ha commentato il Responsabile globale di libri e manoscritti di Sotheby’s, Richard Austin. “Incontrare questo pezzo condiviso di patrimonio culturale significa viaggiare attraverso millenni e connettersi con culture e fedi raccontate attraverso uno dei primi e più duraturi codici morali dell’umanità”. Esposta al pubblico presso il Sotheby’s New York, a partire dal 5 dicembre, la Tavola dei Dieci Comandamenti ha trovato casa per la cifra da capogiro di 5 milioni di dollari. Un manufatto che dalle gallerie private è passato al Living Torah Museum di Brooklyn fino al 2016, anno in cui collezionista Mitchell Cappell l’acquistò per ottocentocinquantamila dollari. Oggi, il collezionista ha deciso di affidarsi a Sotheby’s per la rimessa in vendita.

La Tavola

Come si legge dal sito ufficiale di Sotheby’s, con un peso di oltre cinquanta chili e un’altezza di circa sessanta centimetri, la tavoletta di marmo incisa in caratteri paleoebraici fu dissotterrata nel 1913. Fu rinvenuta durante gli scavi ferroviari lungo la costa meridionale della Terra d’Israele, vicino ai siti delle prime sinagoghe, moschee e chiese. Il significato della scoperta non fu riconosciuto per molti decenni e per trent’anni servì come pietra da pavimentazione all’ingresso di una casa locale, con l’iscrizione rivolta verso l’alto ed esposta al traffico pedonale.

Poi, nel 1943, la tavoletta fu venduta a uno studioso che la riconobbe come un importante Decalogo samaritano contenente i precetti divini centrali per molte fedi. Il sito originale della tavoletta fu probabilmente distrutto durante le invasioni romane del 400-600 d.C. o le successive Crociate dell’XI secolo. Le venti righe di testo incise sulla pietra seguono da vicino i versetti biblici familiari sia alle tradizioni cristiane che a quelle ebraiche. Tuttavia, questa tavoletta contiene solo nove dei comandamenti come si trovano nel Libro dell’Esodo, omettendo l’ammonimento “Non pronuncerai il nome del Signore invano”.

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