Sharon Stone: “Gli uomini bravi devono aiutare le donne”

L'attrice: “Non si può girare lo sguardo dall'altra parte”.

Sharon Stone: “Gli uomini bravi devono aiutare le donne”Sharon Stone: “Gli uomini bravi devono aiutare le donne”
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Al Torino Film Festival Sharon Stone parla dell’importanza dell’aiuto alle donne da parte degli “uomini bravi”. In relazione alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la star americana ci ha tenuto a fare un discorso sull’importanza di non chiudere gli occhi e non girarsi dall’altra parte.

Prendere consapevolezza

“Se per gli uomini il killer numero uno è un attacco di cuore, per le donne purtroppo il killer numero uno è ancora un uomo. Gli uomini violenti devono essere tenuti lontano dalle donne”, comincia così il suo discorso Sharon Stone, affiancata dal direttore del festival Giulio Base. “Dobbiamo aiutarci a vicenda. Non possiamo limitarci a dire che le donne vanno aiutate, gli uomini bravi le devono aiutare”. Poi un invito alla consapevolezza: “Gli uomini devono essere consapevoli che molti non sono uomini per bene, non si può continuare a fare finta. Bisogna avere chiaro che chi non è bravo è pericoloso e violento e quindi va tenuto lontano”. Infine un’esortazione a guardare dall’altra parte ma ad aiutare: “Non si può girare lo sguardo dall’altra parte quando uomini cattivi si comportano male. Gli uomini violenti vanno tenuti lontano dalle vostre figlie, fidanzate e mogli”.

La chiave è la comunicazione

Al Torino Film Festival per presentare The Quick and the Dead (Pronti a morire) di Sam Raimi, Sharon Stone parla dell’importanza dell’arte e della necessità di imparare a comunicare. “Al giorno d’oggi in cui abbiamo così tante idee diverse su noi stessi e ci sono così tanti conflitti, credo che la chiave sia comunicare in modo onesto e l’arte è il modo più bello per esprimersi, far arrivare i propri sentimenti ed emozioni”. L’arte per Sharon Stone è comunicazione e liberazione, un modo per andare oltre e mettere in contatto le persone: “Pensiamo molto a come possiamo cambiare le società capitaliste ma ci dimentichiamo che un tempo c’erano i re, ogni cosa può cambiare se le persone esprimono cosa provano con qualsiasi forma d’arte”.

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