Rose Villain: “L’assistenza mentale accessibile a tutti”

“Mi ritaglio uno spazio di 5 minuti per farmi una coccola e rendermi felice”.

Rose Villain: “L'assistenza mentale accessibile a tutti”Rose Villain: “L'assistenza mentale accessibile a tutti”
Protagonisti

Rose Villain lancia un appello in un’intervista a La Stampa nella Giornata della salute mentale che si è celebrata ieri: “È importante che lo Stato faccia qualcosa per rendere accessibile a tutti l’assistenza mentale, nelle scuole e dovunque ci sono dei giovani bisogna fare informazione spiegando loro che fare terapia non è impossibile né svilente”.

Esorcizzare la parte fragile

Chi vive un disagio generazionale deve capire che è importante lavorare su se stessi”, ha dichiarato Rose Villain. “Io stessa faccio terapia e mi sono imposta una routine: ogni giorno mi ritaglio uno spazio di 5 minuti per farmi una coccola e rendermi felice. Devo fare una cosa che mi faccia stare bene al giorno. La chiave per un buon benessere mentale sta tutta nel prendersi cura della propria vita”. Poi la cantante precisa: Metto tanto di questi argomenti nella musica che faccio, anzi, ho trovato il modo di fare musica proprio esorcizzando la mia parte fragile e sensibile, sfogando attraverso i pezzi le pressioni che provavo e provo. All’inizio, lo ammetto, avevo un po’ di paura, pensavo che non mi avrebbero capita, ma quando i giovani hanno ascoltato i miei testi li hanno apprezzati”.

La piattaforma di assistenza psicologica

Come sottolinea Il Messaggero, Rose Villain ha recentemente ha raccontato la sua esperienza su una piattaforma di assistenza psicologica: “Su quella piattaforma ci sono tutte le informazioni che aiutano i giovani a capire come il fare terapia non sia sbagliato”. E ancora, prosegue: “Chiedere aiuto è una cosa bellissima, ma non solo per i giovani, attenzione. Io stessa ho alzato di peso mio papà e l’ho mandato a fare terapia perché sapevo che gli avrebbe fatto bene e ora mi ringrazia”. Cosa consiglierebbe a un giovane artista che si sta affacciando sulla scena e non sa che il music business può essere molto cinico? “L’industria musicale è difficilissima, si sopportano stress e pressioni pazzesche. Quello che faccio io è guardare spesso il mio percorso a ritroso e cerco di essere fiera di ciò che ho fatto. Il mio consiglio è restare molto concentrati sulla propria musica che deve fare felici noi stessi in primis”.

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