Pamela Villoresi: “Soprusi e prepotenze perché sono una donna”

"Ho spesso perso il sonno, ma non mi sono mai arresa".

Protagonisti

Pamela Villoresi rivela di aver subito delle molestie, ma anche calunnie e scavalcamenti: “Molti si sono permessi soprusi e prepotenze che non si sarebbero mai permessi con i miei colleghi maschi. Ho spesso perso il sonno, ma non mi sono mai arresa“.

Combattere e perdere opportunità

Pamela Villoresi dal 2019 dirige il Teatro Biondo di Palermo e in un’intervista al Corriere della sera si racconta parlando anche del sogno di diventare attrice e poi il successo quando fu scelta da Marco Visconti e Giorgio Strehler per “Il campiello“. Di se stessa dice di essere forte, ma come in ogni attore “c’è una forma di insicurezza che nasconde la nostra fragilità. Abbiamo l’ansia di piacere al prossimo, di sedurlo“. Poi ‘denuncia’ le ingiustizie che ha dovuto subire negli anni. “Mi hanno rotto le scatole con delle molestie più o meno velate. Ovviamente, ho saputo rispondere con determinazione ma, talvolta, ho perso delle opportunità: mi sono vista passare davanti certe donne ‘favorite di…’, che non sempre si sono dimostrate all’altezza dei ruoli che erano stati assegnati loro”.

I favori sono inconcepibili

E ancora racconta: “Certi registi si giustificavano dicendomi: ci devo mettere per forza quella nel ruolo, sennò il produttore non mi dà i soldi per il progetto“. E poi Pamela Valloresi non ha mai accettato i favoritismi e con fermezza sottolinea: “Non sono scaltra e non ho bisogno di certi favori. Non posso somigliare a quella roba là e comunque non sono vendicativa e non faccio scorrettezze ai colleghi. Voglio morire con la mia anima viva“.

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