Gli Omini, la band emersa dal talent show X Factor, hanno fatto il loro ritorno sulla scena musicale il 27 giugno con il nuovo singolo 666, pubblicato sotto Epic Records Italy/Sony Music. In una intervista con Tag24 la band ha parlato del loro nuovo singolo della loro esperienza passata al talent show .
“666 nasce nel nostro studio, da un riff di chitarra di Zak che ci ha gasati fin da subito e parla di una sensazione, di un limbo in cui ci siamo ritrovati, noi come tanti nostri coetanei. Quel sentore di non capire a pieno quale è il tuo posto, la tua identità o cosa ti rende felice veramente. stiamo scrivendo tante cose nuove. In questi anni abbiamo trovato il nostro suono e le nostre canzoni ci rappresentano sempre di più. Non vediamo l’ora di farvi sentire tutto”.
Per gli Omini l’esperienza a X Factor, ha lasciato un segno indelebile nella loro carriera e nella loro vita personale: “Grazie ad XF abbiamo avuto la possibilità di vivere per un lungo periodo l’esperienza di andare in televisione e fare arrivare la nostra musica a tanta gente. È stata una grande scuola e un periodo che ricordiamo con gioia. Siamo rimasti in ottimi rapporti con tutti, settimana scorsa siamo andati a sentire i Tropea a Torino“.
“Sarebbe bello collaborare con Salmo”
La band ha voluto condividere un consiglio prezioso per i giovanissimi che stanno affrontando i provini: “Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di essere sempre se stessi e cercare di non snaturare il proprio personaggio o progetto. Se volete trasmettere un certo tipo di messaggio alle persone che vi ascoltano è giusto lavorare e impegnarsi per far sì che questo accada grazie alla vostra personalità e stile”.
Hanno grandi sogni e ambizioni per il loro percorso musicale e uno dei nomi che la band ha menzionato come potenziale collaboratore è: “Sarebbe bello collaborare con Salmo visto il suo passato punk e vedere dove porterebbe l’unione dei nostri sound“. E riguardo a una possibile partecipazione a Sanremo rispondono: “Al momento stiamo lavorando ad altro, però chissà. Mai dire mai”.