Nino Frassica indagato dalla procura di Spoleto sulla vicenda del suo gatto Hiro, scomparso nella città umbra verso la fine di settembre. A riportare la notizia il Corriere dell’Umbria.
Il gatto scomparso
L’attore, pronto a tornare sul set di Don Matteo fra due settimane a Spoleto, è iscritto sul registro degli indagati dal sostituto procuratore della procura di Spoleto, Alessandro Tana. La vicenda vede protagonista Hiro, un gatto bianco della famiglia dell’attore siciliano, sparito durante gli ultimi giorni di riprese della fiction, a fine settembre 2023. Nino Frassica, sua moglie e la figlia per settimane hanno cercato il gatto, per poi infine, come sottolinea il Corriere “ipotizzare sequestri, mettere in palio robuste ricompense e accusare a destra e a manca, ormai disperati di non poter riabbracciare il loro amato felino. Il tutto puntualmente immortalato sui social”. Ma se del gatto non si è avuta più notizia a Spoleto, dopo “l’iniziale e spontanea mobilitazione per ritrovare Hiro (di fatto diventato un caso nazionale) gli animi si sono scaldati e pure spazientiti da una pubblicità non richiesta e soprattutto non gradita da molti privati cittadini”. Ma i due nuclei familiari, accusati sui social a vario titolo di essere coinvolti nella sparizione dell’animale domestico, si sono rivolti a un legale, l’avvocato Fabrizio Gentili.
Ipotesi di diffamazione
Le due famiglie vogliono “tutelarsi e mettere una parola fine a quelle che ritengono delle calunnie senza alcun fondamento. E dopo le denunce di parte depositate al commissariato di polizia spoletino, si sono aperti due distinti procedimenti per far chiarezza sulla vicenda”. Il nome di Frassica, assieme a quello della moglie e della figlia della donna (già indagate nel primo procedimento), compare dunque nel secondo fascicolo “aperto a seguito della denuncia di una coppia residente in piazza Campello tirata in ballo via instagram dal popolare attore: le ipotesi di reato, tutte ovviamente al vaglio degli inquirenti, sono tra le altre diffamazione aggravata, stalking e istigazione a delinquere.
Come ha spiegato l’avvocato Fabrizi Gentili, “l’annuncio di una lauta ricompensa a chi avesse riportato il gatto ha scatenato una ridda di voci con tanto di soggetti giunti in città da tutta Italia per la ricerca dell’animale“.