Kristen Stewart ha ricevuto il Visionary Award al Sundance Film Festival giovedì 18 gennaio. Veterana del Sundance, la Stewart è stata premiata al gala di raccolta fondi del Sundance Institute. Anche Christopher Nolan, Celine Song e la regista di The Eternal Memory Maite Alberdi hanno ricevuto premi tributo al festival.
“Adoro davvero questo festival: per tutta la mia vita ho amato questo festival. Sono venuta qui per la prima volta 20 anni fa, me ne sono resa conto oggi. Riuscivo a malapena a parlare inglese quando mi parlavano. Ho ricevuto il mio primo paio di stivali Ugg e sono riuscita a stare dove c’erano dei ragazzi fantastici. Sapevo che nel mio intimo quello era solo un posto pieno di sì, in un mondo pieno di no. Non riuscivo ancora a capirne il motivo, ma lo sapevo e so che avevo ragione. Le parole avevano tanto significato quanto le persone e i luoghi che te le donano ed essere accettati dalla comunità che ho ammirato così personalmente, è così bello e rinvigorente. Ho bisogno di questo.”
Un lungometraggio in programma
Durante il suo discorso di accettazione, la Stewart ha espresso il desiderio di dirigere il suo primo lungometraggio, The Chronology of Water. Ha detto che è al Sundance per sostenere i finanziamenti per il progetto.
“Voglio davvero andare a fare un film. Questo è ovviamente il punto in cui mi trovo”, ha dichiarato la Stewart a The Hollywood Reporter. “E non c’è niente di meglio che essere preparati in modo univoco dal tempismo e dalle circostanze per accettare i messaggi cosmici e ricevere questo premio stasera. Sono così rinvigorito da questo posto e dal riconoscimento di andare a fare quello che devo fare. Grazie per avermi acceso un fuoco sotto il e per avermi fatto sapere implicitamente ed esplicitamente per tutta la vita che è possibile”.
Kristen Stewart ha anche dichiarato che non accetterà altro lavoro fino a quando non avrà la regia del suo lungometraggio nei suoi programmi. L’attrice ha diretto video musicali in passato e i cortometraggi Come Swim e Crickets. The Chronology of Water, adattamento di un libro di memorie dell’autrice americana Lidia Yuknavitch.