Di cosa parlano gli italiani sui social media? Una recente indagine ha evidenziato che il calcio è l’argomento dominante con oltre 2,8 miliardi di interazioni, seguito dai dibattiti politici con 1,6 miliardi di interazioni. Anche l’istruzione e la scuola nonché la sicurezza sono argomenti caldi. Questi dati provengono dal Rapporto Annuale di SocialData, uno studio innovativo che svela le vere preoccupazioni della società italiana attraverso l’analisi delle conversazioni online.
Politica e sicurezza: temi caldi sul web
La politica ha suscitato un notevole interesse, dimostrando che le questioni politiche hanno ancora grande rilevanza per gli italiani. La questione della sicurezza è emersa come altrettanto importante, con 9,6 milioni di contenuti web che sollevano preoccupazioni sulla criminalità e attirano l’incredibile cifra di 1,8 miliardi di interazioni. Tuttavia, argomenti come il femminicidio, le molestie e lo stalking hanno ricevuto relativamente meno attenzione rispetto a furti, rapine e aggressioni.
Lavoro e salari: preoccupazioni economiche
Quando si tratta di lavoro, gli italiani sui social hanno mostrato una preoccupazione predominante per i salari, generando ben 129 milioni di interazioni. Le questioni legate ai decessi sul lavoro e alla disoccupazione hanno attirato meno attenzione, segnalando che le questioni economiche immediate sono di maggiore interesse per la popolazione.
Politici di spicco sotto i riflettori sui social media
Tra i politici più discussi, in testa alle classifiche ci sono Giorgia Meloni e Matteo Salvini, seguiti a ruota da Elly Schlein e Giuseppe Conte. La Meloni, in particolare, ha suscitato il maggior interesse con oltre 253 milioni di interazioni. Una scoperta interessante emersa dal rapporto riguarda personaggi illustri scomparsi nel 2023. La morte di Silvio Berlusconi ha dominato la scena online, superando significativamente le menzioni di altre morti famose, tra cui quella dell’ex presidente Giorgio Napolitano.
Dibattito sulla raccolta dei dati
Il Rapporto Annuale ha estratto gli argomenti di discussione online, che sono stati poi analizzati dall’intelligenza artificiale. Paolo Mieli, riferendosi alla modalità di raccolta dei dati, rimarca: “Siamo di fronte a un evento epocale: si tratta della prima indagine condotta in Italia che rivela di cosa si parla veramente. Le informazioni che raccogliamo sono disponibili indirettamente e senza filtri, senza i soggetti si accorgono di essere intercettati”. Affermazione che naturalmente ha suscitato diverse polemiche e acceso un forte dibattito sulla sicurezza dei propri dati on line e sull’invasione della privacy che soggetti privati si permettono di fare viaggiando sula linea sottile tra permesso e illecito.