Gli attori di Hollywood rifiutano “l’ultima offerta” degli Studios

SAG-AFTRA dichiara che non è ancora stato trovato accordo su questioni essenziali come l’IA

Gli attori di Hollywood rifiutano “l’ultima offerta” degli StudiosGli attori di Hollywood rifiutano “l’ultima offerta” degli Studios
Attualità e Cronaca

SAG-AFTRA in una nota ufficiale fa sapere che non è stato ancora trovato un accordo tra gli Studios e gli attori. Lo sciopero, cominciato il 14 luglio 2023, dunque, non si ferma e, per ora, non si sa quando ricominceranno i negoziati.

Comunicato ufficiale del 6 novembre 2023

“Questa mattina i nostri negoziatori hanno risposto formalmente all’offerta “Last, Best & Final” dell’AMPTP. Sappiate che ogni membro del nostro comitato negoziale televisivo/teatrale è determinato a garantire il giusto accordo e quindi a porre fine a questo sciopero in modo responsabile. Ci sono diversi punti essenziali sui quali non abbiamo ancora un accordo, compresa l’intelligenza artificiale. Vi terremo informati sull’evolversi degli eventi”.

“L’ultima e definitiva” proposta degli Studios è stata rifiutata a fronte di questioni irrisolte e ritenute fondamentali, come la questione dell’Intelligenza Artificiale (IA).

Le preoccupazioni sull’IA di SAG-AFTRA

Nell’ultimo anno, l’intelligenza artificiale generativa è diventata mainstream. Non solo questa tecnologia ha implicazioni significative per artisti di ogni tipo, ma è anche uno dei principali argomenti di contesa che ha portato gli attori a scioperare. I doppiatori che recitano nei videogiochi sono particolarmente preoccupati dalla proliferazione dell’intelligenza artificiale generativa e dalla capacità già esistente di creare voci sintetiche perché temono che le loro voci e le loro sembianze possano essere utilizzate senza il loro consenso informato. 

La protesta continua e le produzioni di film e serie televisive sono ormai bloccate da più di cento giorni. Infatti, Hollywood è ferma da quasi sei mesi, considerando che, due mesi e mezzo prima degli attori, erano stati gli sceneggiatori (che sono infine tornati al lavoro a fine settembre) a indire lo sciopero.

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