Gerry Scotti: “Ora piaccio molto anche ai gay”

“Da buon mediano ho i soldi sufficienti per ritenermi appagato".

Gerry Scotti Mi onora la cosa ora piaccio molto anche ai gayGerry Scotti Mi onora la cosa ora piaccio molto anche ai gay
Protagonisti

Gerry Scotti è tornato con il celebre programma La ruota della fortuna e ha rilasciato un’intervista al settimanale Gente, in cui ha condiviso riflessioni sui suoi guadagni e sull’affetto che riceve dal pubblico. Ha paragonato la sua carriera nel mondo dello spettacolo a quella di un calciatore che gioca in Serie A da quarant’anni: “Da buon mediano ho i soldi sufficienti per ritenermi appagato”.

Nessun manager

Il conduttore ha anche dato il via al suo impegno settimanale al programma Tu si que vales, dove condivide il palco con Luciana LittizzettoMaria De FilippiRudy Zerbi e Sabrina Ferilli. Ha spiegato che ormai da tanti anni fa tutto da solo e ha una sicurezza economica: “Da buon mediano ho i soldi sufficienti per ritenermi appagato e per non compiere nessuna scelta per soldi. A me non mi compri. Io un manager? Quando sei un Bonolis, un Fiorello, un Carlo Conti, un Amadeus un manager ti fa da filtro. Io invece tutto quello che guadagno è mio. Siamo in pochissimi a non averne uno: l’unica altra persona che mi viene in mente è Maria De Filippi”.

Le signore dopo gli ottanta

Ha affrontato il tema delle avances ricevute nel corso della sua lunga carriera nel mondo dello spettacolo. Con la sua consueta schiettezza, il conduttore ha dichiarato di aver lavorato con molte donne, ma ha sottolineato: “Nessuna di loro ci ha mai provato”. Gerry Scotti ha anche condiviso aneddoti divertenti degli anni Ottanta, quando lavorava come deejay a Ibiza insieme a Claudio Cecchetto, Linus e Sandy Marton. Ricorda che, tra le varie dinamiche del gruppo, mandavano avanti Sandy con le donne: “Le più belle le prendeva lui e poi arrivavamo noi come gli squali. Ci siamo divertiti. Erano gli anni Ottanta, eravamo ragazzi. Ora piaccio molto anche ai gay: mi onora la cosa. E vado fortissimo tra le signore dopo gli ottanta”.

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