Gabriele Paolini, il noto ‘disturbatore TV’, è uscito dal carcere. Dopo aver scontato una pena di cinque anni per gravi reati, tra cui induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. E con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con minorenni in cambio di denaro e regali, nel 2013. Ora ha annunciato la sua intenzione di cambiare vita e sesso: “Non tornerò a fare il ‘disturbatore televisivo’, alla TV dico addio”.
La condanna e il carcere
“Ho finito tutte le pene, ora sono un uomo libero. Il rapporto tra me e Daniel era assolutamente consenziente, io all’epoca avevo trentanove anni, lui diciassette. Poteva essere mio figlio. La mia colpa è stata averlo amato. Il carcere mi ha fatto capire molte cose. Mi è stata inflitta una condanna che ho espiato da colpevole. Le azioni criminali, a parte il giudice, in fondo è soprattutto la nostra coscienza a doverle scoprire”. La vita in carcere di Gabriele Paolini: “Ho trovato una umanità straordinaria nel tempo il carcere è diventato ‘famiglia’ e mi ha permesso di salvarmi la vita, vista la mia precedente esperienza con le droghe. In carcere mi sono anche diplomato e da uomo libero per me oggi inizia una nuova ‘carcerazione’, quella di raccontare l’umanità che ho incontrato”.
Due obiettivi
Conferma di voler cambiare sesso: “Ho iniziato il percorso di transizione ma non è detto che vada a buon fine. Ho avuto un problema di salute che mi ha convinto a cambiare sesso L’operazione mi ha segnato molto e mi ha fatto capire che il mio corpo di uomo non mi appartiene più”. Gabriele Paolini all’Adnkronos spiega: “Ho due obiettivi ora: la prima si riferisce al partito già fondato ‘Volta Pagina’, che ha sede a Rivodora (Torino), una piccola eredità che mi ha lasciato mio padre generale dell’esercito. Si occuperà in particolare di carceri collaborando con associazioni come Nessuno Tocchi Caino. Poi la mia casa editrice, Felis Edizioni. Quindi dopo i miei 35 mila ‘sabotati’, cosa che mi certifica il guinness dei primati, non tornerò a fare il ‘disturbatore televisivo’. Alla TV dico addio”.