Fred De Palma, anche detto il King del reggaeton italiano, partecipa per la prima volta da concorrente al Festival di Sanremo con il brano Il cielo non ci vuole. Durante la conferenza stampa racconta della sua prima volta all’Ariston nel 2016 e del suo lavoro dice: “Scrivo canzoni per aiutare gli altri”.
La prima volta all’Ariston
Fred De Palma è salito per la prima volta sul palco dell’Ariston nel 2016, quando duettò con Patty Pravo cantando Tutt’al più. “Ero più piccolo e inconsapevole, ho affrontato tutto e sono salito sul palco cercando di rispettare la canzone e il mostro sacro che avevo accanto”, ricorda il cantante. “Oggi sono io in prima persona a dover affrontare il pubblico e penso di dover spaccare”. Poi una parentesi sul significato della crescita artistica e personale: “Diventando grande ho capito che quando scrivo le canzoni, siano esse intime o più spensierate, ho come obiettivo aiutare le persone a superare brutti momenti o a non pensare a situazioni spiacevoli: voglio mandare un messaggio positivo, stare vicino agli altri. Anche in questa canzone ho provato a fare lo stesso: ho dato il volto di una donna ma si tratta in realtà di un discorso tra me e la mia coscienza”.
L’importanza della radio e di imparare dagli sbagli
Fred De Palma spiega come la radio per lui abbia un valore importante: gli permette di capire davvero quanto una sua canzone piace. “Grazie alla radio ho scoperto le canzoni e gli artisti che amo; in un momento storico come questo dove domina il digitale e lo streaming, la radio ha il valore di celebrare un artista. Anche con le mie canzoni succede: quando sento un mio brano in radio vuol dire che sta piacendo davvero”.
Il cantante ci tiene poi a precisare quanto sia importante imparare dagli sbagli ma, soprattutto, che è possibile farlo. “Dagli sbagli imparo, sembra una cosa scontata ma non lo è perché quando ci si trova in alcune dinamiche è anche facile rischiare di cadere di nuovo negli stessi errori”, spiega Fred De Palma. “Ho la fortuna e la forza di riuscire a reagire a queste cose, e colgo l’occasione per ricordare che ogni tipo di dipendenza va trattata come malattia, con rispetto e con l’intenzione di aiutare le persone a uscirne fuori. La musica è stata la mia salvezza, mi ha tenuto tanto impegnato e ne sono uscito vittorioso”.