Recentemente Enzo Miccio si è raccontato a Specchio, parlando in particolare della sua fuga da casa, quando era più giovane. La sensazione di sentirsi sbagliato lo aveva spinto a lasciare la sua famiglia ma con il tempo, il volto di Real Time si è reso conto di aver sbagliato. Oggi ha una nuova consapevolezza e esorta: “Sii te stesso e sii fiero, non farti abbattere dalle discriminazioni”.
La fuga da casa
“Lasciai la mia famiglia e il mio paese nel napoletano, stanco di sentirmi diverso e sbagliato”, ha spiegato Enzo Miccio. “Pensavo fosse un problema per i miei avere un figlio gay, un dispiacere. E invece, poi, avrei scoperto di sbagliarmi: sono sempre stato sostenuto dalla mia famiglia”. A Milano, dove ha scelto di andare, il volto di Real Time ha trovato un luogo accogliente, che gli ha permesso di crescere come persona. “È stata una grande città accogliente, mi ha adottato e le devo ciò che sono. Sono fiero della persona che sono diventato. Per questo mi sento di dire cosa ho passato e dare qualche consiglio: non fare come me, non avere paura a chiedere aiuto e a confidarti. Accettati: non sei sbagliato”. E ancora: “Sii te stesso e sii fiero, non farti abbattere dalle discriminazioni”.
La passione per i matrimoni
Insieme a Lodovica Comello in Spose in affari, Enzo Miccio ammette che la passione per i matrimoni arriva da lontano, dalla sua cultura. “Una scelta che arrivava da lontano, figlia della cultura in cui sono cresciuto: una famiglia tradizionale del Sud, dove il matrimonio è più importante del Natale, momento di aggregazione e di festa di parenti e amici. Tra i miei ricordi d’infanzia: io che guardo e riguardo l’album delle foto delle nozze di mamma e sogno. I sogni di quel bambino sono evidentemente riemersi dopo tanti anni”. Poi su Pechino Express in cui non sarà presente: “Pechino resta nel mio cuore. Ha aiutato la narrazione di un Miccio diverso. Sono grato a tutti, rete, conduttore e concorrenti. Io sarei partito subito di nuovo. Ma, sono onesto, hanno fatto un’altra scelta editoriale. Tuttavia, nessuna porta si è chiusa”.