Eleonora Riso: “A Milano farò solo la turista”

La vincitrice di Masterchef presenta il suo libro di ricette.

Eleonora Riso: "A Milano farò solo la turista".Eleonora Riso: "A Milano farò solo la turista".
Lifestyle

Eleonora Riso, la livornese vincitrice di Masterchef 13, parla del suo rapporto con Milano e della sua convinzione di non essere adatta a vivere in questa città. Eleonora è misteriosa, si definisce eterna ma non svela la sua età, che dovrebbe essere al di sotto dei trenta. “Non che la mia età sia un dato così interessante, però ho cominciato a fare la misteriosa per vedere l’effetto: mi diverte un sacco. A Milano non verrò a vivere. Finito Masterchef mi sono sentita chiedere un giorno sì e l’altro pure se il trasloco fosse in previsione. In effetti accarezzavo l’idea: Milano è la città delle occasioni di lavoro, inoltre sto passando tanto, troppo tempo in treno (la scorsa settimana sei ore all’andata e sei al ritorno su 24). Così ho messo giù un bilancio: mi trasferisco o no?”

Pigra

Alla fine ha deciso per il no, perché è molto pigra. “Sono pigra ed è un dato di fatto. Cioè, intendiamoci, ho provato a dirmi che era solo una sovrastruttura, che non sono pigra davvero, che se mi faccio le to do list, che mi dico che lo sono solo per continuare a esserlo.. Negli ultimi due anni ho fatto circa cinque traslochi, una lunga serie di barboneggiamenti, brevi soggiorni, lunghi soggiorni. Immemore di tutto ciò, mi era venuta una mezza idea di provare a trasferirmi a Milano….E invece sono pigra. Così a Milano farò solo la turista.”

I progetti per il futuro

Stabilito che a Milano non vuole stare, anche per l’assenza del Lampredotto il suo piatto preferito a base di interiora, Eleonora Riso adesso sta progettando il suo futuro, che prevede anche le presentazioni del suo libro Laboratorio di Sapori. “Di certo farò un’esperienza e mi perfezionerò con la scuola Alma. Un giorno vorrei aprire un baracchino”. Eleonora deve la sua esperienza in cucina alla lunga gavetta come cameriera: “Per sei anni, da Cibrèo a Firenze ho imparato tanto, anche a scavallare il problema dei clienti non educati. Se non avessi fatto Masterchef sarei restata nel ramo, puntando a passare di livello. Il lavoro in sala ha perso appeal, è decaduto anche perché spesso sottopagato da piccoli imprenditori che faticano a stare a galla. Dall’altro lato i ragazzi danno poco valore alla professione, non è vista come un approdo. Peccato, in generale: io ho fatto la cameriera per anni con passione

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