Damiano Gavino è noto per il suo ruolo in Un professore e recentemente protagonista del film Prophecy nel ruolo di Paperboy. Arriverà nelle sale come evento speciale solo il 24, 25 e 26 marzo. Il film è di Brandon Box diretto da Jacopo Rondinelli e ispirato al celebre manga giapponese scritto e disegnato da Tetsuya Tsutsui. Nell’ intervista a Super Guida TV: “Molto interessante. Le riprese sono durate poco, circa 4/5 settimane ed è un mezzo miracolo se ci siamo riusciti, siamo tutti soddisfatti del risultato. Per me è stato stimolante anche perché per la prima volta ho recitato solo con gli occhi avendo una maschera. Un personaggio che mi piace molto, che ha una grande crescita durante il film“.
Un “Superpotere” contro la violenza
Il film Prophecy esplora temi come la giustizia e l’impatto dei social media sulla società. “Se avessi un superpotere mi piacerebbe entrare nella mente delle persone che commettono atti violenti. Per me la violenza contro le donne è qualcosa di inconcepibile. È difficile raggiungere il successo ma è anche difficile mantenerlo. Non sono ossessionato dal successo e sono grato nei confronti delle persone che mi dimostrano affetto anche sui social”. Nel film si cita la serie La casa di carta Damiano Gavino rivela: “Mi dispiace deludere ma non ho mai visto questa serie. Penso di essere uno dei pochi ma sono sempre andato controcorrente. Quanto tutte le persone che conoscevo si stavano guardando ‘La casa di carta’ io guardavo altro”.
Non è stato facile
“Scegliere di fare l’attore non è stato facile perché è un mestiere che non dà sicurezze, è difficile porsi degli obiettivi. Una volta però che ho messo in conto tutto questo mi sono tranquillizzato. Avevo iniziato a frequentare la facoltà di Scienze della Comunicazione ma è stata una scelta presa senza pensarci troppo. Dopo due lezioni, è arrivato il provino della mia vita quello per la serie di ‘Un professore’ e ci ho messo tutto me stesso anche per prendere le distanze da quella scelta della quale non ero convinto”. Sono in corso le riprese della terza stagione di Un professore: “Vi dovete aspettare di tutto e di più. È una stagione che affronta tante tematiche, tante storie. Sono contento di continuare a farne parte, è un progetto al quale sono molto legato. C’è un nuovo regista, Andrea Rebuzzi che è molto bravo e preparato”.