Cruciani attacca i cortei femministi

Il conduttore de La Zanzara scatenato: "È propaganda anti-maschile".

Cruciani attacca i cortei femministi.Cruciani attacca i cortei femministi.
Attualità e Cronaca

Nell’ultima puntata de La Zanzara, Giuseppe Cruciani è entrato a gamba tesa su alcuni temi d’attualità, quali il finanziamento pubblico dei film e le manifestazioni femministe, per finire su quelle che lui ritiene essere le assurdità del politicamente corretto.

A scatenare inizialmente l’ira del conduttore, è stata la notizia di questi giorni che il film C’è Ancora Domani diretto da Paola Cortellesi (che sta sbancando al botteghino) non era stato ammesso a suo tempo al finanziamento pubblico, in quanto “opera di non rilevante interesse”. Ma le invettive di Cruciani non riguardano la mancata considerazione della pellicola della Cortellesi, ma il finanziamento tout court del mondo cinematografico.

“Per chi fosse interessato all’argomento può andare sull’internet, si sta discutendo da alcune ore tra addetti ai lavori. Pazzesco! Ma questi grandissimi cavoli se non ha preso i contributi, fosse per me i contributi al cinema andrebbero tagliati tutti e dati alla povera gente, non ai cinematografari a chi deve fare i film. Dite no al finanziamento dei giornali e io sono d’accordo, allora diciamo no anche al finanziamento del cinema una discussione assurda, surreale”.

Le critiche di Cruciani hanno toccato anche la recente ondata di proteste femministe, da lui considerate l’incarnazione della follia sociale. Pur riconoscendo il tragico omicidio di Giulia Cecchettin, Cruciani si è scagliato contro le manifestazioni degli ultimi giorni: “Siamo circondati da pazzia in questi giorni, da gente che trasforma l’omicidio di Giulia Cecchettin in propaganda, contro il maschio, contro il patriarcato, contro la famiglia tradizionale contro universo mondo. Avete presente le manifestazioni femministe? Vi giuro che hanno indetto riunioni e cortei insieme a manifestazioni a favore della Palestina”.

Cruciani, inoltre, non ha esitato ad attaccare anche Javier Milei, neo presidente dell’Argentina, per le sue posizioni su temi come eutanasia e aborto: “Due cose mi dividono da Milei purtroppo: l’eutanasia e l’aborto perché lui è contrario all’eutanasia ed è contrario anche all’aborto”. Ne ha anche per quelle che ritiene essere le “follie” del politicamente corretto: “Ho sentito e visto servizi televisivi dove certi giocattoli sono considerati sessisti. Il ferro da stiro di colore rosa viene considerato sessista perché significa che solo la donna può stirare. Andate affan****”.

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