Chiara Caselli: “Francesco Nuti oggi avrebbe avuto una denuncia”

"Michelangelo Antonioni filmava i nostri corpi con una certa morbosità".

Chiara Caselli: "Francesco Nuti oggi avrebbe avuto una denuncia"Chiara Caselli: "Francesco Nuti oggi avrebbe avuto una denuncia"
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In un’intervista rilasciata al Corriere Della Sera, Chiara Caselli ha parlato apertamente delle sue esperienze nel mondo del cinema. Il suo lavoro con Francesco Nuti sul set di OcchioPinocchioUn’esperienza devastante“, al punto da farle riconsiderare il suo percorso artistico e persino perdere la voglia di continuare a recitare. E ha vissuto un forte imbarazzo sul set di Al di là delle nuvole con Michelangelo Antonioni.

Le scene di nudo nessun problema

“La fiducia la riacquistai dopo l’incontro con Liliana Cavani. L’avevo persa durante OcchioPinocchio di Francesco Nuti. Un’esperienza devastante. Dico solo che, oggi, in un mondo in cui la mentalità rispetto agli abusi è profondamente diversa, Nuti avrebbe avuto una denuncia. Avevo 26 anni, ero giovane. Lui non c’è più e non voglio aggiungere altro“. Chiara Caselli ha sempre considerato il suo corpo come parte integrante del suo lavoro: “Il mio corpo è un personaggio, se c’era necessità, nessun problema. Ricordo Belli e dannati di Gus Van Sant, eravamo nudi, io e Keanu Reeves, lui bello, sicuro di sé, con un rispetto totale del mio corpo. Io, una pischella di 23 anni. Tutto naturale. Invece fui in forte imbarazzo, mi spiace dirlo ma è così, con Michelangelo Antonioni, in Al di là delle nuvole. Vedevo un uomo, in quelle condizioni fisiche così precarie, attaccato alle attrici, filmava i nostri corpi con una certa morbosità. Per fortuna sua moglie Enrica e Wim Wenders, che collaborava, ebbero cura di me”.

Harvey Weinstein non ci provò

Chiara Caselli ha rivelato di aver incontrato Harvey Weinstein, noto come “l’orco di Hollywood” e condannato per decine di abusi sessuali: “Lo incontrai a New York e… non ci provò, se è quello che volete sapere. Dopo avermi vista nel film corale di Marco Tullio Giordana mi chiamò per Pulp Fiction. Nel provino le battute me le diede Quentin Tarantino, il regista, secondo una modalità che in Italia non c’è. Al provino non presero me ma, Maria de Medeiros. A Weinstein in seguito mandai il mio primo cortometraggio come regista, Per sempre, che racconta la fuga d’amore di due bambini, mi disse che provava a mandarlo a Hollywood per un’eventuale candidatura agli Oscar ma non c’era tempo”.

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