A Very Private School è il titolo del libro scritto da Charles Spencer, fratello di Lady Diana. Pubblicato il 12 marzo, denuncia gli abusi subiti durante l’infanzia nel collegio Maidwell Hall, una scuola privata che frequentò dagli 8 anni fino ai 13. In un’intervista rilasciata al programma Today della NBC in occasione del suo libro, Spencer racconta le punizioni corporali e un episodio in cui un insegnante lo molestò sessualmente.
Violenze fisiche e psicologiche
“Eravamo come prigionieri, preda dei peggiori istinti di persone molto cattive”. Il libro descrive un ambiente scolastico dominato da violenze fisiche e psicologiche: “Un ragazzino in attesa della punizione aveva talmente paura che perde il controllo di vescica e intestino: il preside si infuriò e lo mandò a cambiarsi, e al posto suo frustò un amico che non c’entrava niente”. Il fratello di Lady D descrive gli abusi sessuali subiti da lui e da diversi ragazzini da parte di una collaboratrice scolastica che si infilava nei loro letti facendosi toccare e toccando. Nel libro descrive la donna come una “pedofila vorace”: “Si avvicinava al mio letto e mi baciava. Avevo solo 11 anni, non capivo”.
La denuncia di Charles Spencer apre un vaso di Pandora
Charles Spencer racconta di essere stato picchiato con la suola di una scarpa da cricket provvista di tacchetti, di aver subito colpi alla testa. Incolpa il preside John Alexander Hector Porch: “Era un pedofilo e sadico. A scuola non si parlava degli abusi. Ha riempito la scuola con persone che erano d’accordo con quello che stava facendo o che non avrebbero parlato”. Spencer ha deciso di raccogliere altre testimonianze da ex alunni della Maidwell Hall. Le storie che ha ascoltato sono sconvolgenti e confermano la gravità degli abusi subiti. Un ex alunno ha confessato a Spencer di portare ancora i segni dell’ultima volta che è stato picchiato nel collegio, nel 1977. Alla domanda se gli adulti fossero a conoscenza degli abusi, Spencer ha risposto: “I genitori pagavano salatissime rette per assicurarsi la migliore preparazione accademica per i figli, si era sempre fatto così”.