Alessandro Borghi si presenta al podcast Supernova con un nuovo look e il ‘Gin Borghi’ di produzione personale. L’attore ha conversato per oltre un’ora con Alessandro Cattelan affrontando diversi aspetti della sua vita e della sua carriera.
La rivelazione della compagna
Sul nuovo look Alessandro Borghi ha detto: “Come si dice? Mullet o mallet? Mi sono fatto allungare i capelli per il film western ‘Testa o Croce’. Quando abbiamo finito di girare mi sono tenuto le basette e mi sono fatto un mullet. Non so perché. Solitamente ne approfitto quando finisco un film, forse per abolire l’eventualità che ti richiamino a girare delle scene…” L’attore ha poi spiegato che il ‘Gin Borghi’ è nato da ‘un’idea di gruppo’: “L’abbiamo fatto con degli amici. Sono quelle cose che si fanno per avere la scusa di ubriacarsi fondamentalmente, niente di più”. Poi fa una rivelazione inaspettata: “La mia compagna mi ha guardato e mi ha detto che avevo la sindrome di Tourette. Ah bello scoprirlo a 34 anni. Ho una forma motoria. Nella mia vita non è cambiato niente, ho capito cosa fosse e come gestirla. Quando vivo situazioni di stress, come stare a tavola con 8 persone, devo dire a inizio cena: ‘Scusate, ho dei tic’. Così evito quella mezz’ora in cui si guardano e pensano che mi drogo, come hanno fatto per trent’anni. Ho capito che ottimizzare i tempi mi fa gestire meglio la Tourette. Tipo se devo andare al cesso, mi metto sulla tazza e nel frattempo mi slaccio le scarpe, è stupendo. Mi risolve mezza giornata”.
Sessantasette ore di ballo in una settimana
Alessandro Borghi racconta anche della sua esperienza con la droga. “Ho preso per la prima volta delle pasticche quest’estate. Prima non mi ero mai drogato e sono contro la cocaina, non mi piacciono le persone si intrippano e diventano la parte brutta di loro”, ha ammesso l’attore. “Comunque io in estate prendo sempre questa casa in affitto. Con tutti i miei migliori amici stavamo chiusi là. Una situazione bellissima, con tanta musica e gente a cui vuoi bene e succede una cosa meravigliosa. Credo di aver ballato 67 ore in una settimana. Quando siamo tornati in noi abbiamo avuto un down emotivo. Sono entrato a casa e piangevo: ‘Amore io ti amo, guarda nostro figlio quanto è bello’. Ci sono foto di noi amici nudi abbracciati. Per quasi tutti è stata la vacanza più bella della vita. Però che paura se lo dovessimo fare in mezzo a un locale. Ti vengono gli occhietti come quelli di Carletto dei Sofficini”.