“Baby Reindeer”, colpo di scena

La vera Martha non è mai stata condannata per stalking.

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Serie TV e Film

Baby Reindeer, non si fermano le polemiche che circondano l’uscita della serie televisiva Netflix. Nel mese di aprile del 2024 gli utenti del web sono riusciti a trovare la vera identità di Martha, protagonista della serie, dipinta come una stalker ossessionata dal comico Donny (Richard Gadd nella vita reale). Così una certa Fiona Harvey è finita in poco tempo al centro dei riflettori.

Quindi non è una ‘storia vera’?

Ma la donna ha restituito le accuse al mittente e ha chiesto a Netflix un risarcimento di 170 milioni di dollari per “angoscia mentale, perdita della gioia di vivere e perdita di affari” a seguito della pubblicazione della serie che l’avrebbe diffamata. Ma arriva una nuova svolta in questa storia che sembra un serie TV nella serie TV. Deadline ha infatti rivelato che la vera Martha di Baby Reindeer non sarebbe mai stata condannata per stalking nei confronti di Richard Gadd. Sebbene nel corso dello show la protagonista viene dipinta come una stalker e nell’ultimo episodio si dichiari persino colpevole, nella vita reale a quanto pare le cose stanno diversamente… Ciò vuol dire ‘compromettere’ il fatto che lo show è ispirato a una ‘storia vera’.

La lettera di un dirigente Netflix

L’ammissione sarebbe stata fatta in una lettera scritta da Benjamin King, senior UK director of public policy di Netflix e indirizzata al Comitato per la cultura, i media e lo sport del Parlamento britannico. La dichiarazione è pubblicata sempre da Deadline e il dirigente avrebbe ammesso che la vera Martha non è mai stata condannata per stalking: “Volevo chiarire la nostra comprensione che la persona su cui si basa lo spettacolo, che non abbiamo mai cercato di identificare, era soggetta a un ordine del tribunale piuttosto che a una condanna. L’autore di ‘Baby Reindeer’ ha sopportato gravi molestie per molti mesi (come ora sembra sia accaduto a molti altri), il che ha avuto un impatto significativo sul suo benessere”.

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