Sei stagioni, 142 episodi per otto anni di prima serata su Canale 5. I Cesaroni hanno fatto la storia della televisione popolare nazionale riuscendo a conquistare un pubblico attualmente impensabile per qualsiasi prodotto catodico.
La famiglia allargata Cesaroni-Liguori, l’incontro tra nord e sud, tra la borghesia milanese e la veridicità della Garbatella di Roma (soprattutto nelle prime stagioni) era un evento imperdibile per tutta la famiglia. L’amore tormentato tra Eva e Marco, le scaramucce tra Giulio e Lucia, la commedia tutta romana della coppia Antonello Fassari e Max Tortora hanno lasciato il segno in un’intera generazione senza la spinta dei social. Quando a luglio la serie è sbarcata su Netflix ha vissuto una seconda vita e forse quei numeri hanno fatto drizzare le orecchie ai responsabili.
Claudio Amendola, protagonista indiscusso della serie basata sul format spagnolo de Los Serranos, ospite di Verissimo, nel fine settimana ha accennato alla reale possibilità di un progetto Cesaroni 2.0.
“I Cesaroni sono belli, eh? Beh, chissà…”
A confermarlo è stata Verdiana Bixio, presidente della casa di produzione de I Cesaroni Publispei contattata da DavideMaggio.it.
“I fan ci chiedono una nuova stagione da molti anni, non avrebbe senso ignorare una richiesta così forte. Ora abbiamo bisogno di una storia forte, che sappia emozionare, se ce n’è una. … sarà fatto”.