Il Corriere della Sera ha recentemente riproposto un’intervista a Stefano Bettarini in cui il calciatore ha parlato della sua vita sentimentale, dalla sua carriera e della preoccupazione per il figlio. Bettarini ha parlato degli inizi della sua carriera: “A 16 anni feci il provino con Capello al Milan e Giampiero Marini all’Inter. Mi presero entrambi, a quel punto dovevo decidere. I nerazzurri alloggiavano in una villa vicino a Porta Genova, poche fermate di tram e arrivavi al Duomo. I rossoneri erano chiusi a Milanello, il che mi avrebbe obbligato a fare solo scuola-campo. La scelta mi sembrò ovvia“.
Abbandonato il calcio, Bettarini si è dedicato allo spettacolo, partecipando a 11 reality. “Piacevo alla gente per la mia schiettezza. Poi però non ho gradito il trattamento ricevuto nell’ultima esperienza” dice riferendosi alla sua partecipazione al GF Vip del 2020, da cui è stato squalificato per bestemmia. “Porca madosca è una bestemmia? La verità è che mi avrebbero cacciato per un qualsiasi altro motivo. Dovevano trovare un pretesto. Dentro la casa c’erano delle donne con cui avevo avuto una storia, temevano che potessi svelare qualcosa.“.
“Simona Ventura mi tradiva”
In merito alla fine del matrimonio con Simona Ventura, Stefano Bettarini ha dichiarato: “Avrei avuto bisogno della sua presenza, certe mancanze le ho accusate. Se preferisci la carriera alla famiglia, prima o poi la paghi. Mi hanno fatto passare come un donnaiolo perché era la soluzione più comoda. Poi è venuto fuori che in realtà la separazione è avvenuta in seguito a un suo tradimento. Ingaggiai un investigatore privato, tenni la cosa nascosta per un po’ ma poi sbottai. Se avessi aspettato, avrei scoperto molto altro. La chiamai, dopo due secondi avevo il suo avvocato in casa“.
Nel 2018, il figlio della coppia è stato accoltellato fuori da una discoteca. Bettarini racconta: “Avevo il cellulare offline come sempre quando vado a letto. La mattina successiva un amico viene a suonarmi al campanello. ‘Chiama Simona e vai a Milano, tuo figlio è in fin di vita’. Tredici coltellate, è vivo per miracolo, ma ci è mancato poco e avrebbero colpito il polmone. Chi lo ha aggredito oggi è libero, pensavo di poter credere di più nella giustizia e invece sono rimasto deluso“.