Simone Costa: “Ero in una pozza di sangue”

Simone Costa, ex compagno della gieffina Yulia Bruschi, ha deciso di raccontare tutti i retroscena della presunta aggressione a suo danno. Parlando con Fanpage, Simone Costa ha raccontato quanto avvenuto con la ex Yulia Bruschi, poco prima che questa entrasse nella casa del Grande Fratello. Lo stesso racconto sarebbe stato formalizzato in una denuncia presentata il 12 settembre scorso. Parlando di Yulia Bruschi, Costa ha dichiarato a Fanpage: “Si stava innervosendo per il suo imminente ingresso al GF.(…) ha cominciato a inveire contro la mia famiglia. Le ho dato una leggera spinta sulla spalla, e lei ha reagito lanciandomi un bicchiere che mi ha spaccato lo zigomo. Un centimetro in più e sarei rimasto cieco. Ero una pozza di sangue“. Costa ha raccontato del suo stato d’animo all’indomani dei fatti: “Mi vergognavo a uscire di casa per via della cicatrice e del livido. Ho persino detto ai miei genitori che ero caduto, ma dentro di me mi logorava non poter raccontare la verità“.

“Se una persona è violenta, non dovrebbe stare in TV”

A seguito dell’ingresso di Yulia nella Casa, Costa ha deciso di entrare a sua volta al Grande Fratello. Ha raccontato di aver fatto questa scelta per distaccarsi da lei pubblicamente e chiarire la fine della relazione. “Avevo una enorme pressione addosso, le persone mi prendevano in giro anche perché quasi nessuno conosceva la storia del bicchiere. Avevo detto che ero caduto e avevo battuto lo zigomo. E poi volevo che si togliesse l’anello, per una forma di rispetto“. L’imprenditore ha chiarito che il famoso anello ha un valore molto più basso di quanto è stato detto. Guardando i fatti, Simone Costa ha affermato: “Mi chiedo spesso cosa sarebbe accaduto se, invece che uomo, fossi stato donna. Se una persona è violenta, perché le diamo visibilità e la possibilità di diventare un modello di riferimento per le ragazzine? Io ho uno sfregio lungo 8 centimetri. Non riesco a capire come si possa tollerare una cosa del genere in tv“